Obeso suicida: un poliziotto lo salva ma rimane schiacciato
Un agente ha salvato un uomo che tentava di lanciarsi dal sesto piano del suo appartamento a Milano. Ha rimediato una prognosi di sette giorni
MILANO - Se non fosse tragico, verrebbe davvero da ridere. Un poliziotto è rimasto ferito al polso e alla schiena, riportando una prognosi di dieci giorni, dopo aver salvato la vita ad un "omone di 130 chili". L'agente è rimasto schiacciato sotto il peso dell'uomo che voleva farla finita.
IL SALVATAGGIO E "L'INCIDENTE" - L'uomo, un ecuadoriano di 33 anni, si voleva suicidare lanciandosi dal balcone al sesto piano del suo appartamento a Milano. Proprio a causa del peso dell'aspirante suicida (130 chili), l'agente che gli ha salvato la vita ha riportato una distorsione al polso e una ferita alla schiena dopo essere stato schiacciato dall'uomo. Tutto ha avuto inizio poco dopo la mezzanotte di domenica sera, quando una ragazza ecuadoriana di 17 anni ha chiamato il 113 segnalando una lite tra la madre e il suo compagno in uno stabile in via Trevi. Sul posto gli agenti trovano la donna di 38 anni molto spaventata e l'uomo, descritto come "un omone di quasi 130 kg", visibilmente ubriaco. Dopo aver aggredito verbalmente i presenti, l'uomo si siede sulla ringhiera del balcone, con le gambe verso l'esterno, minacciando di suicidarsi. Gli agenti tentano di dissuaderlo in attesa dei vigili del fuoco, fino a quando l'ecuadoriano sembra sul punto di lanciarsi.
A quel punto un poliziotto lo afferra per il collo e, non senza difficoltà vista la mole, lo trascina all'interno, restando schiacciato dal corpo. Per calmare l'uomo sono necessarie prima le manette e poi un sedativo, grazie al quale i sanitari riescono a trasportarlo in codice giallo all'ospedale Niguarda. Per l'agente, invece, anche lui di stazza considerevole, la prognosi è di 7 giorni. (da MilanoToday)
