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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Torino, ragazza si uccise dopo gli abusi sessuali: stupratore condannato 17 anni dopo

Lʼudienza è stata fissata in tempo utile per evitare la caduta in prescrizione delle accuse. Lʼuomo, patrigno della ragazza, è stato condannato a tre anni e sei mesi

Un processo per abusi sessuali si è chiuso in Cassazione a Roma a ben 17 anni dall'inizio dei fatti. Le violenze erano state commesse a Torino: vittima una ragazzina che dopo lo scoppio del caso si era tolta la vita.

I giudici hanno respinto l'ultimo ricorso dell'imputato, un peruviano, confermando la condanna a tre anni e sei mesi. L'udienza davanti alla Corte è stata fissata in tempo utile per evitare la caduta in prescrizione delle accuse. L'imputato, oggi cinquantenne, era il patrigno della ragazzina, con la quale ebbe rapporti sessuali dal 2000 (quando lei aveva solo undici anni) al 2003. Fu lui stesso, quando la vicenda venne alla luce, a presentarsi in Procura e ad ammettere gli episodi.

La prima sentenza d'appello arrivò nel luglio del 2014. Ma la ragazza si era tolta la vita alcuni anni prima lanciandosi dalla finestra di un condominio alla periferia sud di Torino. Nel 2015 la Cassazione certificò che alcuni episodi erano ormai prescritti e ordinò un nuovo processo d'appello, che venne celebrato nel maggio del 2016, per il ricalcolo della pena. Entro pochi giorni l'intera vicenda sarebbe caduta in prescrizione.

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