Niente soldi per il gasolio: fermi i traghetti per Capri

CAPRI (NAPOLI) - Sono tanti, e ogni giorno di più, i segnali della crisi economica. Emergono con forza dai cortei e dagli scioperi che ieri hanno attraversato tutta l'Europa e, più silenziosamente, dalle esperienze quotidiane dei cittadini alle prese con difficoltà e disagi.

Un caso emblematico arriva da Capri, dove a causa del mancato rifornimento di carburante per l'indisponibilità finanziaria di un'azienda, è caos nei trasporti marittimi tra la terraferma e l'isola: la motonave della Caremar è ferma da ieri in banchina al porto di Calata Porta di Massa a Napoli.

Crescono, dunque, i disagi per pendolari e studenti, ma anche per i trasportatori, dal momento che il traghetto viene utilizzato soprattutto per il trasporto dei generi di prima necessità e delle merci sia da Napoli verso Capri che da Sorrento verso Capri.

APPROVVIGIONAMENTI A RISCHIO - Intanto, i sindaci di Capri e Anacapri hanno scritto al prefetto di Napoli, Francesco Musolino, chiedendo un intervento immediato. Se non dovesse essere trovata una soluzione a stretto giro, saranno a rischio gli approvvigionamenti delle merci visto che potrebbe interrompersi quanto prima anche l'altro traghetto ancora in circolazione tra Napoli e Capri.

I disagi sono iniziati a mezzogiorno di ieri quando la motonave della Caremar non ha avuto la possibilità di provvedere al rifornimento di gasolio sopprimendo tutte le partenze. Stop, dunque, ai tre collegamenti al giorno tra Napoli e Capri e ai quattro tra Sorrento e Capri e viceversa. Questa mattina è stato il battello privato 'Grecale', del gruppo Motoscafisti dell'isola di Capri, noleggiato d'urgenza dai Comuni di Capri ed Anacapri, ad assicurare i collegamenti marittimi tra Capri e Sorrento, garantendo il trasferimento di studenti e lavoratori. (da NapoliToday)