Trieste, barista evade 10 centesimi: "Ora rischia la rovina"
La storia di Stefano Karis, sanzionato dalla Finanza per aver emesso lo scontrino per un normale caffè, anzichè per un decaffeinato. Il M5s: "Lo Stato si accanisce per 10 centesimi e tutela i corrotti"
TRIESTE - Sta facendo il giro d'Italia la storia di Stefano Karis, titolare di un bar, che ha subito una contestazione dalla Finanza per aver battuto uno scontrino da 1 euro, anziché da 1,10. Karis si difende spiegando come abbia per sbaglio premuto in cassa "caffè" - 1 euro - al posto di "decaffeinato" - di 10 centesimi in più.
MULTA O ADDIO LICENZA - Qualora il Fisco decidesse di andare fino in fondo alla vicenda, il barista rischia la sospensione della licenza e una sanzione amministrativa di 516 euro, con il conseguente obbligo di di chiusura del negozio.
RABBIA M5S - "Italia Paese dei paradossi in cui prevale sempre la stessa regola: i semplici cittadini vengono vessati mentre per i potenti scattano tutte le tutele. Mentre la procura indaga i vertici di Banca Etruria, e quindi anche il padre del ministro Boschi, perché dava una buonuscita milionaria all'ex Amministratore delegato proprio quando l'istituto stava per crollare e rovinare migliaia di risparmiatori, a Trieste un barista, Stefano Karis, rischia la rovina a causa di un errore veniale. Non aver battuto uno scontrino di 10 centesimo gli potrebbe costare, se l'Agenzia delle Entrate andrà fino in fondo, la sospensione della licenza e una sanzione amministrativa di 516 euro, con il conseguente obbligo di chiusura del negozio". Lo dichiara Federico D'Inca, presidente del Gruppo M5S alla Camera.
UNA QUESTIONE POLITICA - "Abbiamo il condannato Verdini in Parlamento che tiene in piedi il governo, banchieri a piede libero anche se hanno agito contro gli interessi dei loro clienti, e lo Stato però - insiste - si accanisce per 10 centesimi. Ci domandiamo che Paese è quello nel quale i corrotti hanno il posto d'onore nel governo mentre chi si alza alle sei di mattina per alzare la saracinesca viene trattato come un malvivente".