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Martedì, 16 Aprile 2024
Città Padova

Anziano derubato e costretto a vivere in un garage: arrestata coppia di "badanti"

I due erano riusciti a togliere all'anziano la casa, l'auto e tutti i suoi beni, lasciandolo poi a vivere in un garage insieme a un cane. Sono stati arrestati per circonvenzione di incapace

PADOVA - Due persone sono state arrestate dai carabinieri di Abano Terme con l’accusa di circonvenzione di incapace perché ritenute responsabili di aver convinto un anziano a privarsi della propria abitazione e di qualsiasi fonte di reddito in loro favore, costringendolo poi a vivere in un garage insieme a un pastore tedesco.

Sono quindi scattate le manette per Andrea D, 56 anni, pregiudicato, e Immacolata M., 57 anni, conviventi a Galzignano Terme ed entrambi disoccupati. La coppia, approfittando delle condizioni di salute dell’anziano, un 70enne di Battaglia Terme, lo aveva accompagnato personalmente agli sportelli della banca per prelevare e trasferire dal suo conto corrente somme di denaro ingiustificate, per un importo di quasi 14mila euro. L’anziano è stato indotto poi a firmare un assegno circolare di 38mila euro sempre a loro favore e i due sono riusciti a mettere le mano anche sull’auto storica dell’uomo, una Fiat 500 bianca.

Le indagini sono scaturite da una serie di spostamenti di denaro sospetti, dopo che ai carabinieri è arrivata una segnalazione su ingiustificati e consistenti prelievi di denaro contante a esclusivo beneficio del 56enne, effettuati sempre dall’anziano dall'inizio di febbraio, agli sportelli dalla filiale Mps, dove era lo stesso Andrea D. ad accompagnarlo. In un caso, il truffatore era riuscito a far effettuare all'anziano un bonifico bancario di 5.800 euro circa in favore della propria convivente, apparentemente per l’acquisto di un’auto. La somma invece era stata spesa dalla coppia in poco più di un mese per numerosi acquisti personali.

Truffa a un anziano di Padova | Foto PadovaOggi

Il 26 novembre 2014, l'anziano aveva venduto la sua casa di Battaglia Terme, per un importo di 80mila euro, ricevendo un acconto di 30mila euro e beneficiando del comodato d’uso gratuito concessogli dall’acquirente. Dalle indagini è risultato che i due conviventi si presentavano alle propria vittime come “persone che aiutano il prossimo” (la donna si presentava come “badante"), ed in questo modo carpivano la fiducia di anziani o persone alcolizzate o con deficit mentali a cui apparentemente prestavano assistenza domiciliare. La coppia aveva messo su una vera e propria attività delinquenziale finalizzata alla ricerca sistematica di persone anziane da derubare. Gli inquirenti non escludono che altre vittime siano finite nella rete dei due senza scrupoli. (da PadovaOggi)

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