Prima di uccidere la moglie ha scritto una poesia dal titolo "Dillo a Dio" e l'ha pubblicata su Facebook. Accanto, tra le immagini del suo profilo sul social network ha messo la foto della donna, compagna di una vita, ammazzata con un colpo di pistola prima di tentare il suicidio, nella casa di famiglia a Latina, sabato sera.

Era questo il piano ideato da Ernesto Cardosi (72 anni), ma alla fine l'uomo non è riuscito a togliersi la vita: è rimasto per quasi 24 ore accanto al cadavere della moglie, stesa sul letto in una pozza di sangue. Poi ha ingerito dei farmaci ma è stato salvato dall'intervento del figlio, piombato in casa dopo le numerose telefonate senza risposta effettuate ai genitori.

La moglie, l'ex maestra in pensione Anna Recalcati, era conosciutissima in città. L'uomo è stato soccorso, poi arrestato e portato in carcere. Sono ancora tanti gli aspetti da chiarire per i carabinieri del comando provinciale di Latina, che dovranno stabilire con esattezza dinamica, movente e ora del delitto. 

Questa la sua macabra "poesia di congedo", pubblicata anche sulla bacheca del figlio:

Non sono mai assente. Vivo sempre nel presente. Penso anche al futuro, di cui sono sempre più sicuro", ha scritto E.C., e ancora: "Non ho paura della morte, sono stato sempre forte. Sono sempre assai credente e non sarò mai un perdente. Sarò sempre un uomo vero, perché il mio animo è sincero", e infine: "Sono stato un po' malato, ma mi sono poi curato. Sono stato un po' avvilito e per questo ho un po' patito. Oggi sono un po' invecchiato, ma non mi sono addormentato. Se mi chiedi chi son io, ti rispondo: dillo a Dio.