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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Città Palermo

Bambino violentato e costretto a vendere fazzoletti in strada

Tre aguzzini, tra cui due zii del piccolo, sono stati arrestati per le ripetute violenze, anche sessuali, ai danni di un bimbo

PALERMO - Gli avevano impedito persino di andare a scuola, perché il suo compito doveva essere quello di vendere i fazzolettini agli automobilisti nei pressi dei semafori. Come se non bastasse, un bambino di 11 anni residente a Palermo subiva ripetute violenze sessuali da un vicino di casa. Il gip del tribunale palermitano, Agostino Gristina, ha disposto gli arresti per due bangalesi, zii della piccola vittima, e un palermitano: le accuse, terribili, sono di maltrattamenti e abusi sessuali.

Le indagini erano partite nel dicembre 2010, dopo che il bimbo si presentò a una pattuglia di polizia in strada, implorandola di acquistare un pacco di fazzolettini. Dalle indagini è emerso che il piccolo, arrivato in Italia insieme agli zii, viveva con loro ed era costretto ad estenuanti fatiche giornaliere per vendere pacchetti di fazzoletti da ambulante agli incroci.

I parenti del bambino si spacciavano per i suoi genitori e gli impedivano di frequentare regolarmente la scuola. Gli agenti, inoltre, hanno accertato come il piccolo bengalese fosse discriminato ogni giorno rispetto ai figli legittimi della coppia, persino nella distribuzione del cibo.

Ma soprattutto i poliziotti hanno fatto luce su una serie di abusi sessuali ai danni della piccola vittima compiuti da un vicino di casa, nel centro storico cittadino. L'uomo, un 47enne palermitano, è stato portato in carcere mentre il piccolo è stato affidato ad una casa famiglia. (da PalermoToday)

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