Accumoli, sit-in dei terremotati: "Siamo stati abbandonati al freddo"
Proteste in mezzo alla neve e al gelo per gli abitanti delle frazioni del centro reatino, colpite dal sisma del 24 agosto scorso. "Non siamo meno di Norcia o Amatrice, dove gli interventi sono stati più tempestivi", dicono
Protestano i cittadini delle frazioni di Accumoli, tra le più colpite dal terremoto del 24 agosto che solo nel centro reatino ha causato undici vittime. Gli abitanti sono scesi in strada con un sit-it in mezzo alla neve, sfidando le temperature rigide di questi giorni, per denunciare lo "stato di abbandono del territorio" dopo il sisma. All'iniziativa, organizzata dal comitato civico "Ricostruiamo Grisciano", con la collaborazione dei gruppi civici delle altre frazioni, che hanno inviato delle delegazioni, hanno partecipato circa 400 persone. Ci sono manifestanti dai borghi di Roccasalli, Terracino, Collespada, Ilica, e da tutte le altre frazioni del Comune. Con loro c'era anche una delegazione partita dalle Marche, da Arquata del Tronto.
"Il freddo, la neve e il gelo, eventi più che prevedibili visto l'arrivo della stagione invernale che in queste zone è particolarmente rigida, hanno del tutto fermato le poche iniziative che lentamente erano state prese", denunciano i comitati in una nota, che sostengono di essere stati dimenticati dallo Stato.
"Non siamo meno di Norcia o Amatrice, dove gli interventi sono stati più tempestivi", dicono i manifestanti, che puntano il dito contro amministrazioni e istituzioni. "Dopo cinque mesi a Capodacqua non è stato ancora individuato il sito dove mettere le casette. Mentre a Norcia, dove il terremoto più grave è avvenuto in ottobre, le casette ci sono già. Tutte le amministrazioni devono fare qualcosa sul posto piuttosto che essere presenzialisti in tv", dicono a Repubblica.