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Giovedì, 28 Marzo 2024
Sicurezza alimentare

Funghi tossici, dieci avvelenati in pochi giorni: due famiglie in ospedale

Dieci i casi di intossicati nella sola provincia di Perugia. Gli esperti: troppa improvvisazione, serve un consumo più consapevole

PERUGIA - In Umbria è allarme da intossicazione da funghi. Negli ultimi  giorni - come informa una nota dell'azienda Ospedaliera di Perugia - si sono registrati 10 casi che hanno richiesto il  ricorso  alle cure dei sanitari della struttura complessa di Medicina del Lavoro, Malattie Respiratorie e Tossicologia Professionale e Ambientale. Tra questi, i componenti di una famiglia  della periferia di Perugia (un bambino ed i genitori) i ricoverati e dimessi ad inizio di settimana, dopo le cure  del caso.
 
Diversi i casi di intossicazione documentati dai medici: tra loro un impiegato di 50 anni e una badante extracomunitaria che aveva mangiato funghi in  casa della  donna che assiste. 

L'ultimo caso è di ieri giovedì 3 novembre:  tre persone della zona del Trasimeno  con sindrome gastrointestinale ad insorgenza tardiva, che e hanno ingerito funghi non controllati. Fortunatamente  si è trattato  nella maggioranza dei  casi di patologie gastrointestinali, ad insorgenza precoce; solo in un caso le terapie sono state  invece più complesse  con insorgenza di  nausea, vomito e diarrea profusa.

Le condizioni degli ultimi tre casi da intossicazione - due coniugi ed un ospite che sembra abbia raccolto i funghi - sono stazionarie;  per loro prosegue il trattamento come da protocollo per sindromi tardive (Amanita) che prevede lavanda gastrica, idratazione, somministrazione di carbone attivo e stretta sorveglianza dei parametri di laboratorio, soprattutto  per quelli relativi alla  tossicità a carico del fegato. 

CASI IN TUTTA ITALIA - La stagione della raccolta dei funghi  in pieno svolgimento, favorita anche da condizioni climatiche favorevoli , come ogni anno, ha fatto registrare  casi di intossicazione da funghi in tutte le regioni italiane. "Presso i Centri Antiveleni  continuano ad arrivare  richieste di consulenze per sospetta intossicazione  da ingestione di funghi non controllati - sottolinea Giacomo Muzi, direttore della struttura - in alcuni casi si rende necessario sottoporre i  pazienti a trattamenti intensivi ed in alcuni perfino a  trapianto di fegato".

I CONSIGLI DEGLI ESPERTI - I medici raccomandano grande cautela nella raccolta e nel consumo di funghi con l’indispensabile verifica della commestibilità da parte di esperti micologi, che deve essere eseguita presso i servizi territoriali delle Aziende Sanitarie Locali o altri servizi dedicati. Gli esperti infine aggiungono che  nessuno dei metodi usati dalla tradizione popolare può escludere la tossicità dei funghi; ad esempio non è assolutamente vero che tutti i funghi che crescono sugli alberi sono meno tossici, che sono buoni se mangiati da lumache o parassiti, che diventano velenosi se cresciuti vicino a ferri con ruggine, che sono velenosi se cambiano di colore al taglio.

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