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Venerdì, 29 Marzo 2024
cronaca / Roma

Roma violenta, faccia a faccia Alemanno-Marino

Tre uomini uccisi in poche ore nella Capitale. Così l'allarme sicurezza diventa il punto centrale della campagna elettorale in vista del ballottaggio tra Ignazio Marino e Gianni Alemanno

Tre omicidi in un giorno, tre uomini uccisi, a Tor Sapienza, a Fiumicino e ad Anzio, dove si conta anche un ferito gravemente, una scia di sangue che ieri ha segnato Roma. E l'allarme sicurezza diventa il punto centrale della campagna elettorale in vista del ballottaggio tra Ignazio Marino e Gianni Alemanno.

PRIMO AGGUATO - Ieri mattina alle sette Claudio D'Andria, pensionato di 62 anni, è stato ucciso in strada con un colpo di pistola in fronte mentre portava a spasso i cani vicino casa sua, in viale Giorgio Morandi, in zona Tor Sapienza. Separato, con una figlia, ex custode, da poco in pensione, viveva con l'anziana madre, che accudiva. Una persona modesta, a detta di vicini e conoscenti una "persona tranquilla". Gli investigatori non escludono alcuna pista ma al momento non risultano legami con la criminalità né con lo spaccio. Una denuncia per droga risalente al 2004, cancellata allo Sdi, il Sistema di Indagine che raccoglie i precedenti penali, che quindi non aveva avuto seguito, nemmeno un rinvio a giudizio. Nessuna frequentazione particolare, né via vai anomalo in casa. Le ipotesi più probabili sono un delitto di tipo passionale, ma non risulta avesse alcuna relazione problematica, o legato a motivi economici. Tutte solo ipotesi, per ora. La vittima era un uomo abitudinario e il killer probabilmente conosceva le sue abitudini, che lo portavano la mattina a uscire di casa con i cani, e lo avrebbe aspettato. Un omicidio con ogni probabilità premeditato, non generato da una lite estemporanea. Un solo colpo alla testa, un solo foro di entrata, un solo bossolo, calibro 7.65, secondo i primi riscontri. E non è escluso che la vittima conoscesse il suo killer: un colpo in fronte che dai primi accertamenti sembra esploso a distanza ravvicinata.

SECONDO OMICIDIO - Tarda sera, il secondo omicidio: hanno suonato alla porta, nell'abitazione al pianterreno di via delle Patelle, e l'uomo ha aperto al suo killer che gli ha sparato un colpo in testa. Così, secondo la prima ricostruzione degli investigatori, è stato ucciso a Fiumicino il 40enne, G.R., mentre in casa c'era anche il figlio di 10 anni. A dare l'allarme i vicini che hanno sentito gli spari. Secondo alcune testimonianze sarebbero stati visti andare via in scooter due uomini. Disoccupato, con piccoli precedenti per resistenza e legate al codice della strada, gli agenti stanno ascoltando familiari e conoscenti.

TERZA VITTIMA - Poco dopo, sul litorale romano altri spari. Due giovani a bordo di un'auto, una Peugeot, mentre erano in via Italia ad Anzio sono stati raggiunti da colpi di arma da fuoco. Uno è morto, l'altro è rimasto gravemente ferito al torace ed è stato trasportato in ospedale.

ELEZIONI A ROMA, NON HA VINTO NESSUNO

ALLARME SICUREZZA -  Si accendono di nuovo i riflettori sull'allarme sicurezza. Il tema è stato al centro del primo dibattito tv post voto tra i due candidati sindaco che si sfideranno al ballottaggio il 9 e 10 giugno Gianni Alemanno e Ignazio Marino. "Abbiamo vinto con la riduzione dei reati, della criminalità in strada e di lotta al degrado - ha esordito il sindaco uscente - ma c'è un problema di attacco di criminalità organizzata nella città di Roma, che è nuovo e al quale bisogna reagire in maniera compatta". Per Marino quello di Alemanno è "solo un bel racconto". "Vorrei contestare alcuni dati - ha sottolineato - Purtroppo bisogna dire la verità: sul tema della sicurezza Roma è diventata una città dove ora ci sono le mafie, la criminalità organizzata e dove si fanno esecuzioni capitali per strada".

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