La storia d'Italia degli ultimi trent'anni si può raccontare in tanti modi. Si possono scegliere tanti momenti significativi, tante tessere per comporre il puzzle di quello che era l'Italia - politica e sociale - negli anni Settanta e quello che è diventata oggi dopo il Duemila. Raccontarla attraverso il carcere è l'idea di "Antigone. 25 anni di storia italiana visti da dietro le sbarre", la graphic novel pubblicata dalla casa editrice romana Round Robin in occasione del primo quarto di secolo dell'associazione "per i diritti e le garanzie nel sistema penale", nata alla fine degli anni Ottanta nel solco dell'omonima rivista contro l'emergenza promossa tra gli altri da Massimo Cacciari, Stefano Rodotà e Rossana Rossanda. Da venticinque anni Antigone entra nelle carceri italiani, monitora la situazione, porta avanti battaglie come quella contro l'ergastolo. Il suo è un osservatorio privilegiato per raccontare i cambiamenti incorsi nel nostro Paese, attraverso tre storie scelte perché emblematiche di tre decenni, tre momenti di cambiamento e svolta. La coordinatrice di Antigone, Susanna Marietti, e il fumettista Valerio Chiola ne sono gli autori. 

IL LIBRO - La prima storia prende il via sul finire degli anni Settanta, il periodo della lotta armata e della reazione emergenziale che è seguita agli anni di piombo e che "ha portato a seppellire troppe persone sotto spropositati cumuli di pene", come scrive Marietti nella prefazione al libro. Sono gli anni delle rivolte carcerarie, come quella all'Asinara nel 2 ottobre 1979, nel reparto "Fornelli" dove erano rinchiusi quasi esclusivamente detenuti "politici", molti dei quali membri delle Brigate Rosse. Sono anche gli anni della Legge Gozzini, la riforma dell'Ordinamento Carcerario approvata nel 1986 e sono anche gli anni della "dissociazione" dalla lotta armata. In questo contesto vede la luce la rivista Antigone, "bimestrale di critica dell'emergenza". Le stragi mafiose segnano un ritorno a un regime carcerario senza garanzie e di nuovo emergenziale, simboleggiato dalla riapertura delle isole penitenziarie. Nel 1991 nasce l'Associazione Antigone. Un decennio dopo, l'Italia si ritrova ancora una volta a fare i conti il "grande internamento", le carceri riempite di poveri, stranieri, tossicodipendenti. 

Antigone, 25 anni di storia italiana visti da dietro le sbarre

LA STORIA E I PROTAGONISTI - Il contesto in cui i tre episodi del graphic novel prendono vita sono storicamente documentati e la loro ambientazione è assolutamente fedele alla realtà storica, così come è il lavoro di Antigone. Ma i protagonisti scelti per incarnare questi momenti sono immaginari, anche se verosimili perché ispirati ad esperienze reali. Fa eccezione la storia di Carmelo Musumeci, da 35 anni in carcere condannato all’ergastolo ostativo, una “morte al rallentatore”, come la definì Margherita Hack nel recensione il suo libro “Uomini ombra”. Ma si vedono anche personaggio realmente esistiti che hanno lottato a fianco di Antigone, come Nadia Bizzotto, volontaria dell'associazione Papa Giovanni XXIII, insieme a Mauro Palma, Papi Bronzini, Stefano Rodotà, Franco Russo, Massimo Cacciari, Luigi Saraceni, Tommaso Di Francesco, Luigi Ferrajoli e Rossana Rossanda (nella scena della riunione dentro la redazione del quotidiano Il Manifesto).

“UN MESSAGGIO PER TUTTI” - “Da sempre Antigone è alla ricerca di linguaggi che possano trasmettere il proprio messaggio e quello del graphic novel è uno dei tanti strumenti, spesso non ordinari, che abbiamo deciso di adottare”, dice a Today Susanna Marietti. Il libro è un modo per arrivare a tutti, a un pubblico composto sia da gente che conosce Antigone e la realtà carceraria sia da chi è all’oscuro del tema e che magari, grazie proprio al fumetto, può avvicinarvisi. Marietti ha selezionato i tre momenti più significativi di questi tre decenni, per raccontare appunto “Antigone prima di Antigone”, poi gli anni Novanta e infine i Duemila, quando le politiche penali si sono sostituite al welfare e alla politiche sociali, dopo che la normativa sull’immigrazione e quella sulle droghe ha riempito il carcere di stranieri e tossicodipendenti. “Un periodo vissuto in prima persona” da Marietti. E non poteva mancare il riferimento alla vicenda di Stefano Cucchi, “emblema di una violenza di Stato contro le persone in sua custodia”, per sottolineare l’impegno di Antigone contro la tortura.

Tre decenni di storia patria, episodi realmente avvenuti, leggi, dibattiti pubblici, processi. Come condensare tutto questo nelle tavole di un fumetto? Marietti e Valerio Chiola hanno lavorato per raccontare in poche tavole una materia incandescente e “pesante” come quella che c’è dietro la storia di Antigone. Il fumetto “richiede meno sforzo rispetto a un libro, è più veloce e, lavorando per inquadrature come un film, grazie all’immediatezza delle immagini può parlare di argomenti impegnati”, racconta a Today Chiola, già autore con Laura Bastianetto di “Trattate male” (Round Robin), ricostruzione di un’indagine avviata nel 2007 sull’orrore della schiavitù sessuale. La sfida è stata cercare di trovare "un equilibrio tra quella che deve essere una lettura scorrevole e l’empatia necessaria per quello che si voleva raccontare", spiega.

Il volume è completato da una serie di documenti che aiutano a capire meglio il contesto e l'attività di Antigone, insieme a interventi di Carlo Musumeci e Ilaria Cucchi. Il libro sarà presentato domenica 30 al Salone dell'Editoria Sociale di Roma. All'incontro, moderato dal giornalista Tommaso di Francesco, interverranno l'autrice del volume Susanna Marietti, Stefano Anastasia, garante dei detenuti Regione Lazio, e Ilaria Cucchi.