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Sabato, 20 Aprile 2024
Antimafia

Wikimafia: combattere la criminalità tutti i giorni, con un click

Un'enciclopedia on-line e un'applicazione per smartphone per imparare a riconoscere la mafia in tutti luoghi in cui si annida. Un progetto per conoscere chi fa antimafia e stare tutti i giorni al loro fianco. Ecco l'enciclopedia on-line e la app contro tutte le mafie

"Loro si occupano di noi tutti i giorni, è ora di ricambiare l'attenzione": è questo il senso di Wikimafia, la prima enciclopedia on-line che raccoglie e diffonde tutte le informazioni che riguardano le associazioni a delinquere. Perché le mafie entrano nella società civile e nella quotidianità delle persone tutti i giorni e nella maggior parte dei casi non ce ne accorgiamo. Così per due anni Pierpaolo Farina ha raccolto e messo on-line tutto il materiale necessario per farsì che il fenomeno mafioso in tutte le sue declinazioni venga conosciuto il più possibile. Perché è conoscendola, sapendo dove si trova, facendola uscire dall'omertà che la mafia può davvero essere sconfitta.

Tutto è cominciato a Londra, una città dove la mafia c'è ma non si vede e soprattutto non se ne parla: "Mi trovavo in Inghilterra per portare avanti i miei studi su questo tema. Mi sono accorto che all'estero purtroppo né a livello accademico né tantomeno tra la popolazione si sa e si conosce il fenomeno mafioso. Paradossalmente i maggiori esperti di mafia siamo noi italiani e questo è grave: in tutto il mondo la mafia c'è solo che non se ne parla e anche a Londra è così" ci spiega al telefono Farina.

Così insieme ad altri giovanissimi (Pierpaolo ha 26 anni ed è il più "anziano" che si occupa del progetto) è stata creata la prima enciclopedia virtuale e scientificamente controllata sul crimine organizzato. Pierpaolo è sociologo e molti degli altri collaboratori hanno la sua stessa formazione. Lui ha pensato il web sarebbe stato lo strumento migliore per diffondere questo tipo di conoscenza, perché informarsi e dare luce al fenomeno è il primo modo di combatterlo: "L'obiettivo è quello di tradurre tutto in varie lingue e farsì che più gente possibile possa conoscere e riconoscere la mafia, ovunque si annidi". 

Per due anni il progetto è andato avanti con 150 euro al mese. Ma adesso le cose si stanno ampliando. Proprio perché Wikimafia vuole utilizzare tutte le potenzialità del web l'obiettivo dei suoi fondatori è quello di creare un'app che possa informare in tempo reale tutti gli utenti: "L'idea è quella di creare un'enciclopedia geografica, il più accessibile possibile, in modo da poter sapere in tempo reale come il luogo in cui ci troviamo possa essere legato alla storia della mafia". 

In effetti il dispositivo più usato per informarsi è diventato lo smartphone. Un'applicazione per "mappare" il fenomeno mafioso era la soluzione, massima accessibilità da parte degli utenti e la possibilità di capire, in tempo reale, quanto si è circondati dalle mafie: "Bisogna dare alla gente questo tipo di sensazione perché è davvero così: i mafiosi sono tali 24 su 24, mentre noi non siamo tutti i giorni contro la mafia e per combatterla e sconfiggerla davvero dovremmo fare così. Le associazioni a delinquere non sono solo investono i soldi in borsa ma puntano soprattutto al controllo del territorio: far vedere alla gente che nei territori la mafia c'è, basandosi sulle inchieste gudiziarie ma organizzate in maniera tale che siano fruibili".  

VIDEO: ECCO L'APP CONTRO TUTTE LE MAFIE

Un esempio? Se vi trovate nel quadrante del centro storico di Milano, con la futura app potrete comprendere quali sono gli edifici e gli esercizi commerciali coinvolti in inchieste ma anche dove si trovano le sedi e gli eventi delle associazioni antimafia: una mappatura del fenomeno mafioso ma anche di chi tutti i giorni si impegna per lottare contro le associazioni a delinquere: "Vogliamo fornire uno strumento di lotta concreta e sviluppo del senso critico perché spesso quello che manca è la consapevolezza. Alla repressione giudiziaria ci pensano i giudici: noi possiamo combattere la mafia informandoci e nella nostra vita di tutti i giorni".

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Un modo quindi anche per mettere in rete tutte le realtà che si occupano di combattere le associazioni a delinquere e dare vita a una vera e propria comunità antimafia, sul web ma anche diffusa sul territorio: "Vogliamo creare una comunità di persone e fare rete con tutte le associazioni antimafia. Tra loro le mafie collaborano: il tritolo che ha fatto saltare in aria Falcone arrivava da Reggio Calabria. Loro hanno la loro rete, noi per contrastarli dobbiamo avere la nostra".

Enciclopedia, mappatura e un'applicazione: in questo modo tutti possono occuparsi di antimafia. In particolare chi si sta formando, ovvero i più giovani: "I ragazzi di 15 anni usano tantissimo gli smartphone. Così avranno anche uno strumento per formarsi e imparare a conoscere la storia della mafia e dell'antimafia. Le associazioni a delinquere si radicano nei territori: conoscere senza una mappatura sarebbe come studiare geografia senza una cartina". Il progetto della mappatura delle mafie nel territorio può essere sostenuto direttamente sul web: il crowdfunding è stato lanciato il 21 marzo (la Giornata della Memoria e dell'Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie) e si chiuderà il 23 maggio (giorno della strage di Capaci, in cui perse la vita Giovanni Falcone).

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