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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Processo Dell'Utri, chiesta condanna a sette anni

Secondo l'accusa "Cosa Nostra ha stipulato un patto di protezione con Dell'Utri in favore di Berlusconi"

PALERMO - Il procuratore generale Luigi Patronaggio ha chiesto per il senatore del Pdl Marcello Dell'Utri, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, la condanna a 7 anni. La requisitoria si è svolta oggi davanti alla corte d'appello di Palermo.

In primo grado, l'11 dicembre 2004, Marcello Dell'Utri venne condannato a nove anni. Successivamente, il 29 giugno 2010, in appello la pena fu ridotta a 7 anni. Il 9 marzo dell'anno scorso, infine, la Cassazione annullò con rinvio la condanna.

Secondo l'accusa, Dell'Utri intratteneva relazioni con i fratelli Filippo e Giuseppe Graviano. "Sono contatti di una gravità inaudita - ha detto Patronaggio - perché si tratta dei capimafia di Brancaccio, responsabili delle stragi più gravi che hanno segnato il nostro Paese".

Il Procuratore si era soffermato, in precedenza, sugli aspetti "politici" della vicenda processuale, anche se la Cassazione, per il periodo successivo al 1992, ha assolto l'imputato per questa parte della decisione è definitiva.

"Non è certo Cosa nostra - ha sottolineato il magistrato - che fece vincere le elezioni del'94 a Forza Italia, ma è certo che la mafia votò questo partito. Per quel che riguarda il periodo precedente, non c'è soluzione di continuità tra il patto scellerato del '74 fra Dell'Utri e l'organizzazione, e il patto rinnovato con Riina nell'86".

Secondo l'accusa, "Cosa nostra ha stipulato un patto di protezione con Dell'Utri in favore di Berlusconi, ma l'associazione mafiosa non è certo un'agenzia di assicurazioni e vuole il proprio tornaconto".

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