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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Palermo

Strage di Capaci, otto arresti per la morte di Falcone

Fondamentali all'inchiesta le dichiarazioni del pentito di mafia Gaspare Spatuzza per ricostruire tutte le fasi preparatorie dell'eccidio: "Procurarono l'esplosivo"

PALERMO - Otto persone sono state arrestate dalla Direzione investigativa antimafia su ordine del gip di Caltanissetta su richiesta della Direzione distrettuale antimafia nissena nell'ambito delle indagini sulla strage di Capaci, che il 23 maggio 1992 uccise il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti di scorta.

I NOMI - Gli arresti, scattati a seguito delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Gaspare Spatuzza e Fabio Tranchina, hanno riguardato Cosimo D'Amato, pescatore di Santa Flavia già arrestato alcuni mesi fa, che avrebbe fornito il tritolo utilizzato nelle stragi; Giuseppe Barranca, Cristofaro Cannella, Cosimo Lo Nigro, Giorgio Pizzo, Vittorio Tutino, Lorenzo Tinnirello e Salvo Madonia. Quest'ultimo è già detenuto in regime di carcere duro.

Gli uomini della Dia, coordinati dal procuratore nisseno Sergio Lari, sono riusciti a ricostruire le fasi preparatorie dell'eccidio del 23 maggio 1992.

Fondamentali si sono rivelate le dichiarazioni del pentito Gaspare Spatuzza, l'ex "angelo custode" dei fratelli Graviano, che con le sue rivelazioni ha consentito passi da gigante nella ricostruzione di uno degli episodi più neri della storia del Paese.

Dai racconti di Spatuzza, in particolare, emerge il ruolo di primo piano svolto dal mandamento di Brancaccio anche nell'organizzazione di quella strage. Contestualmente agli arresti, sono in corso anche numerose perquisizioni. (da PalermoToday)

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