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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Trapani

Tre euro all'ora e pane duro per lavorare nei campi: ai domiciliari due caporali

I lavoratori immigrati,  clandestini e regolari, erano stati reclutati da due agricoltori marsalesi, padre e figlio, di 68 e 35 anni, arrestati oggi (ai domiciliari) a Trapani

Tre euro all'ora di paga, più del pane raffermo a pranzo e cena. Lavoravano così nelle campagne di Marsala e di Mazara del Vallo e venivano sfruttati anche per 12 ore al giorno. I lavoratori immigrati,  clandestini e regolari, erano stati reclutati da due agricoltori marsalesi, padre e figlio, di 68 e 35 anni, arrestati oggi dalla Polizia di Stato di Trapani.

Sfruttamento della manodopera

I due sono finiti ai domiciliari su ordine del Gip di Marsala con l'accusa di sfruttamento della manodopera aggravato e in concorso. Il Giudice ha disposto anche il sequestro preventivo di due vigneti e di un vasto oliveto, di proprietà degli arrestati, dove venivano fatti  lavorare gli immigrati.

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Per mesi hanno indagato gli uomini della Squadra Mobile, coordinati dalla Procura della Repubblica di Marsala: hanno accertato che i due "caporali" sfruttavano gli immigrati facendoli lavorare non solo nelle loro aziende, ma anche mettendoli a disposizione di altri agricoltori di Mazara del Vallo e di Marsala. Quasi ogni mattina andavano a prelevarli con le loro macchine e li portavano nei campi per fare la vendemmia, la raccolta delle olive, della frutta e della verdura.

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Decisive le intercettazioni e le telecamere messe dagli investigatori per inchiodare i caporali. I due arrestati facevano rapide contrattazioni con gli immigrati sulla paga oraria, sulle ore di lavoro e sul cibo e decidevano quale lavoratore impiegare: chi "faceva troppe storie" sul compenso o sul cibo veniva subito "scartato". Le indagini hanno appurato che gli arrestati sfruttavano la manodopera almeno da tre anni, facendo fare turni di lavoro massacranti che iniziavano alle 5 del mattino.

Tre euro e pane duro

Tre euro era la paga oraria massima oltre alla "mangiarìa", cioè il panino che i due caporali davano ai lavoratori come pasto della giornata, non sempre previsto se la paga era un po' più alta. Spesso, però, il pane era duro e scarso; per questo motivo, alcuni degli immigrati sfruttati si lamentavano, chiedendo almeno del pane più morbido e più grande. I lavoratori si rivolgevano ai due uomini chiamandoli "padrone" e, questi, a loro volta li chiamavano con i nomi della settimana: "giovedì" era uno degli uomini sfruttati. 

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Gli immigrati vivevano in un capannone nelle campagne di Marsala, in pessime condizioni igienico sanitarie, oppure venivano reclutati direttamente nei centri di accoglienza per migranti. I terreni sequestrati dalla Polizia saranno confiscati dallo Stato, perché utilizzati per compiere il reato di sfruttamento della manodopera.

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