Prima hanno fatto sesso poi lo ha ucciso: preso il killer di Lanfranco Chiarini
Svolta nelle indagini sull'assassinio di Castel San Pietro: i Carabinieri hanno fermato un 25enne nigeriano N.D., richiedente asilo. Sarebbe lui il killer che la sera del 3 gennaio accoltellò l'imprenditore 76enne
BOLOGNA - I Carabinieri hanno catturato il killer che ha ucciso l'imprenditore imolese Lanfranco Chiarini, il 76enne trovato morto il 4 gennaio scorso nella sua abitazione di Palesio, sulle colline tra Castel San Pietro Terme e Ozzano. "Un delitto efferato e di impeto" come definito dal comandante provinciale dei Carabinieri Valerio Giardina.
Il presunto killer sarebbe un ragazzo nigeriano 25enne, N.D., richiedente asilo e ospite (da un anno a questa parte) presso il Centro di accoglienza di Castenaso “Lai Momo”. Il ragazzo è stato fermato alla stazione di Bologna, in arrivo da Rimini, dove si era recato pochi giorni dopo il delitto.
LE ORE SUCCESSIVE AL DELITTO. L'auto di Chiarini rientra intorno alle 19, osservata dall'occhio delle videocamere, il cui sguardo però non riesce a entrare nell'abitacolo: era solo? Il suo assassino era con lui? Dopo le 20 l'auto ripercorre il vialetto, viene condotta fino a una traversa della via Emilia e poi abbandonata. Un uomo sale su un bus in direzione Ozzano. Gli esami antropometrici confermano che quell'uomo era proprio N.D., che quella notte rientra come sempre, ma che la mattina dopo non si presenta a una visita medica e, nei giorni successivi, neppure ad alcuni colloqui di lavoro.
Ed è proprio nella mattinata del 4 gennaio che veniva rinvenuto il cadavere dell'imprenditore titolare del colorificio “Colba” di Castenaso nella sua casa in via Val Quaderna. La mattina di quel giorno la figlia si era preoccupata per il mancato arrivo del padre presso l’azienda di famiglia e aveva chiesto al marito di andare a verificarne la presenza presso l’abitazione. Qui il genero aveva ritrovato il cadavere dell’uomo riverso sul pavimento.
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