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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

L'arsenale neonazista doveva servire per un attentato a Salvini?

Il vicepremier svela un retroscena sul sequestro dell'arsenale destinato ad estremisti di destra. Una telefonata sospetta avrebbe permesso di aprire un secondo filone di inchiesta

L'indagine che ha portato a scoprire e sequestrare un arsenale di armi da guerra, tra cui un missile aria aria, avrebbe avuto origine da un'indagine partita da un'informativa ricevuta da un ex agente segreto del Kgb che riferiva di un progetto terroristico ai danni del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, da parte di alcuni nazionalisti ucraini.

Non avendo trovato riscontri in merito, fanno sapere le stesse fonti investigative, si è deciso di monitorare l'attiività di alcuni combattenti italiani che hanno preso parte al conflitto armato nella regione ucraina del Donbass. E proprio da questo monitoraggio sono emersi contratti tra uno dei miliziani e un esperto di armi che proponeva l'acquisto, per conto terzi, di un missile che è stato poi sequestrato in un hangar in provincia di Pavia.

Un arsenale nelle mani dell'estrema destra: sequestrate armi da guerra 

Ricordiamo come nel corso dell'operazione condotta dai poliziotti della Digos di Torino è stato sequestrato un autentico arsenale di armi da guerra come fucili d’assalto automatici di ultima generazione e un missile aria-aria perfettamente funzionante ed in uso alle forze armate del Qatar

La compravendita non era andata in porto perché alle persone cui era stato offerto il missile avevano temuto di finire nei guai.

Le intercettazioni telefoniche della Digos hanno condotto gli inquirenti a Fabio Del Bergiolo, 60 anni, di Gallarate, arrestato la scorsa settimana perché in camera di letto conservava venti fucili e pistole e oggetti con simboli nazisti. Nell'ambito dell'inchiesta sono stati fermati anche Alessandro Monti e Fabio Bernardi, i due uomini che tenevano il missile in un hangar a Rivanazzano (Pavia).

Oggi era stato proprio Salvini a rilanciare la tesi di un possibile attentato alla sua persona, minacce che entrerebbero nel novero delle decine di segnalazioni che il ministro dell'interno lamenta da quando è responsabile del Viminale.

L'arsenale sequestrato ai neonazisti

"Le indagini seguite alla denuncia di un potenziale attentato da parte di stranieri contro di me, hanno portato alla scoperta di un arsenale di armi e a degli arresti di neonazisti".

Aveva scritto sui social il ministro dell'Interno Matteo Salvini: "Grazie alle Forze dell'Ordine, io vado avanti senza paura: insulti e minacce mi danno solo più forza!"

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