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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Palermo

Asia ha perso la mamma, i fratellini e i nonni: raccolta fondi per la bimba scampata alla tragedia

Asia Giordano, 12 anni, è scampata alla tragedia che ha colpito due famiglie nella villetta di Casteldaccia, in provincia di Palermo. E' appena stata lanciata su GoFundMe una campagna di raccolta fondi per aiutare lei e il suo papà

Asia Giordano è una bambina di dodici anni scampata alla tragedia che ha colpito due famiglie nella villetta di Casteldaccia, in provincia di Palermo, invasa da acqua e fango a causa dello straripamento del fiume Milicia. Si è salvata perché era andata a comprare i dolci con lo zio. Non ha più la mamma, il suo fratello Federico di 15 anni e sua sorellina Rachele di uno, non ha più il nonno, la nonna, gli zii. Ha però un papà, Giuseppe Giordano (nella foto sopra), che si prenderà cura di lei. "Non so neppure io come mi sono salvato - racconta Giuseppe -. Mi sono accorto che l’acqua stava entrando a casa. A tutti ho detto: andiamo subito via. Ma appena ho aperto la porta sono stato investito da un fiume d’acqua che mi ha catapultato fuori. Mi sono aggrappato a un albero. Così sono sopravvissuto".

La raccolta fondi per Asia, la bambina scampata alla tragedia di Casteldaccia

Su GoFundMe, piattaforma dedicata alle donazioni, è stata lanciata una raccolta fondi per aiutare lei e il suo papà. Ad iniziare la campagna è stata la giornalista palermitana Germana Bevilacqua: "Volevamo dare un aiuto tangibile ad Asia, che oggi si trova a non aver più la mamma, il fratellino e la sorellina, i nonni, gli zii. Ha però un padre, Giuseppe, che si prenderà cura di lei e che non vogliamo lasciare solo". L'obiettivo della campagna è fissato a 10mila euro, "con cui – racconta l'organizzatrice della raccolta fondi – daremo una mano per il loro futuro. Con i soldi raccolti potremmo finanziare la scuola e la formazione di Asia o qualsiasi altra cosa possa esser loro utile in questa fase". La campagna è raggiungibile a questo link

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Con la voce spezzata dalle lacrime, Giuseppe Giordano ha ripercorso le ultime ore della tragedia di Casteldaccia, prima che venisse travolto dal fango: "Io e mia moglie stavamo ballando quando mi sono accorto che una macchia di fango è entrata da sotto la porta. Ho alzato lo sguardo e davanti a me ho visto il pozzetto che camminava trascinato dall'acqua. Siamo scappati verso l’altra stanza, ho preso le chiavi della macchina per uscire. In un attimo è scoppiata la finestra, è caduta la parete attrezzata, è andata via la luce e non ho capito più niente". Come racconta PalermoToday, a Casteldaccia i Giordano avevano affittato una villetta da circa due anni. Giuseppe Giordano era lì con la sua famiglia, con i suoi genitori e con i due fratelli, insieme alle loro rispettive famiglie, per trascorrere il ponte della festa di Ognissanti. "Quando siamo scappati verso l’altra stanza - spiega ancora - c’era mio figlio grande con la più piccola in braccio. Era sul letto, l’ha alzata per aria e mi ha detto ‘Papà, la tengo io Rachele’”. Federico, di 15 anni, era il più grande dei tre figli dell’unico superstite. In braccio la piccola Rachele, di appena un anno, la più piccola vittima di questa strage. A perdere la vita insieme a loro anche la mamma Stefania Catanzaro, la moglie 32enne di chi racconta cosa è successo la scorsa notte.

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Tra le vittime, anche i genitori di Giuseppe Giordano, il padre Antonino di 65 anni e la madre Matilde Comito di 57, insieme al fratello Marco di 32 e alla sorella Monia di 40. Quest’ultima era nella villetta travolta dall’esondazione del fiume Milicia insieme al figlioletto di 3 anni, Francesco Rughoo, alla suocera Nunzia Flamia di 65 e al marito e a un’altra figlia, questi ultimi scampati alla strage perché usciti prima alla ricerca di un vassoietto di dolci per proseguire la serata. "Mio cognato Luca si è alzato ed è andato a comprare un po' di dolci - prosegue ancora Giordano -. Si è portato la sua bambina e anche mia figlia Asia. È uscito intorno alle 10, poi al telefono ci ha detto che a Bagheria c’era brutto tempo, gli ho detto di andare piano. Poi il buio".

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