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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Italia

Salute, diminuisce l'aspettativa di vita degli italiani: boom di antidepressivi e suicidi

Secondo i dati del rapporto Rapporto Osservasalute 2016 si è assistito ad un aumento del numero di morti in valore assoluto rispetto agli anni precedenti, e se si muore di meno per le malattie di tipo cardiaco si muore di più per le malattie psichiche

Nel 2015 in Italia la speranza di vita alla nascita è risultata più bassa di 0,2 anni negli uomini e di 0,4 anni nelle donne rispetto al 2014, attestandosi rispettivamente a 80,1 anni e a 84,6 anni. E' quanto emerge dal Rapporto Osservasalute 2016.  Secondo i dati del rapporto si è assistito ad un aumento del numero di morti in valore assoluto rispetto agli anni precedenti: a fronte delle circa 600mila morti medie nel 2013 e nel 2014, nel 2015 si sono verificate 49.000 morti in più.

"Non vi è una spiegazione univoca per tale fenomeno, ma concorrono più fattori contemporaneamente -spiega il rapporto Osservasalute presentato oggi al policlinico Gemelli - L'incremento della mortalità si è verificato, essenzialmente, nei primi 3 mesi dell'anno, concentrato quindi nel periodo invernale, quando è anche maggiore la diffusione di epidemie influenzali, e nel mese di luglio, durante il quale per un periodo di tempo prolungato le temperature sono state particolarmente elevate.

E se si muore di meno per le malattie di tipo cardiaco si muore di più per le malattie psichiche e infettive. Nel 2003, le malattie cardiovascolari erano di gran lunga e in tutte le regioni la principale causa di morte insieme con i tumori, e in un quadro di riduzione generalizzata dei rischi per tutte le principali cause, meritano di essere evidenziati gli incrementi che, invece, si registrano per i disturbi psichici e alcune malattie infettive e parassitarie, sia per gli uomini che per le donne.

Tra il 2003 e il 2014, il tasso standardizzato di mortalità per disturbi psichici passa da 1,8 a 2,4 per 10.000 per entrambi i generi. Analogamente, la mortalità per malattie infettive e parassitarie fa registrare un incremento del 50% circa che ha interessato, principalmente, fasce di popolazione più anziana. All'interno del gruppo delle malattie infettive e parassitarie la setticemia è la maggiore causa responsabile dell'incremento osservato.

Continua la crescita dei consumi degli antidepressivi, e anche i suicidi crescono. E' un quadro della salute mentale preoccupante quello tracciato dal Rapporto Osservasalute 2016. Nel 2015 i consumi di antidepressivi sono stati pari a 39,60 dosi giornaliere ogni 1.000 abitanti.

I consumi di farmaci antidepressivi più elevati si sono registrati in Toscana, nella provincia di Bolzano, in Liguria, e in Umbria, mentre sono le regioni del Sud e le Isole, con l'eccezione della Sardegna che presentano i valori più bassi di consumo.

Aumenta il tasso di suicidi tra gli italiani di età superiore ai 15 anni. In termini assoluti, nel biennio 2012-2013, si sono tolte la vita 8.310 persone e, tra queste, gli uomini rappresentano il 77,6%.

Per gli uomini si registra un aumento esponenziale proprio in coincidenza con l'età al pensionamento che, frequentemente, coincide anche con la fuoriuscita dei figli dalla famiglia di origine, eventi che spesso comportano una riduzione dei ruoli sociali e un restringimento dell'ampiezza e densità delle reti di relazione. 

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