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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Agrigento

"Medici e infermieri assenteisti", blitz in ospedale: 34 denunce ad Agrigento

Pesante il bilancio dell’operazione “Ghost rider”, condotta dalla Guardia di finanza. Sette gli obblighi di firma alla polizia giudiziaria. Alcune dipendenti sarebbero state “beccate” a fare la spesa o dal parrucchiere durante l’orario di lavoro

Medici, infermieri ed ausiliari “assenteisti” all’ospedale “Fratelli Parlapiano” di Ribera. È pesante il bilancio dell’operazione “Ghost rider”, condotta dalla Guardia di finanza di Sciacca e coordinata dalla Procura.

Sono 34 tra medici e personale sanitario ad essere stati denunciati, per 7 degli indagati, inoltre, il gip del tribunale di Sciacca ha emesso, su richiesta della Procura della Repubblica, altrettante ordinanze di custodia cautelare di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

VIDEO: "TIMBRAVANO IL CARTELLINO E ANDAVANO A FARE LA SPESA"

I reati contestati – fanno sapere i finanzieri - sono la truffa ai danni di un ente pubblico, ed inoltre in alcuni casi, il peculato, l’interruzione di pubblico servizio, nonché reati di false certificazioni. Tra coloro sottoposti ad indagine, quattro rivestono anche il ruolo di consigliere comunale presso alcuni comuni dell’Agrigentino.

Quello scoperto dalla Guardia di finanza di Sciacca, guidata dal capitano Luigi Carluccio, sarebbe un vero e proprio “sistema”, in cui i dipendenti pubblici avrebbero assunto a stile di vita comportamenti illegali, costituiti – spiegano i finanzieri – “dalla continua falsificazione dell’attestazione circa la propria presenza sul posto di lavoro, a tutto beneficio di impegni personali e familiari svolti in modo indisturbato al di fuori del nosocomio riberese”.

In particolare, l’attività d’indagine, eseguita anche tramite il ricorso alla strumentazione tecnica, ha evidenziato – proseguono le fiamme gialle – “una vasta ed eterogenea serie di illeciti, come la timbraturacumulativa’ dei cartellini di presenza atta a ‘coprire’ l’abituale allontanamento di dipendenti e dirigenti medici per tornare o rimanere a casa propria o, ancora, dedicarsi ad altri impegni personali o familiari. A titolo esemplificativo, il caso di una dipendente sanitaria periodicamente intenta a fare spese durante l’orario di ufficio e quello di un’altra, la quale si recava abitualmente dal parrucchiere”.

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