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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Napoli

Terrorismo, arrestato migrante a Napoli: "Dovevo lanciarmi con l'auto sulla folla"

La Procura partenopea avrebbe scoperto il progetto di un attentato in città. Coinvolto nella vicenda un migrante, cittadino gambiano, che è stato arrestato

Un migrante del Gambia è stato arrestato a Napoli nel corso di un'operazione antiterrorismo condotta da polizia e carabinieri. Dalle indagini della Procura partenopea sarebbe emersa la pianificazione di un attentato.

L'uomo aveva chiesto asilo politico nel nostro Paese, ma la pratica di concessione era in fase di valutazione. Il reato ipotizzato contro l'uomo è quello di terrorismo internazionale di matrice islamica.

Il giuramento all'Isis in un video

Aveva giurato fedeltà ad Abu Bakr Al Baghdadi, capo riconosciuto dell'Isis, il 21enne gambiano arrestato a Napoli nell'ambito di un'operazione anti terrorismo. Il video era stato diffuso sui canali della app Telegram ed è stato acquisito nell'ambito delle indagini svolte dalla Digos di Napoli e dal Ros dei Carabinieri, coordinate dalla Procura di Napoli, culminate sei giorni fa nel fermo del gambiano Touray Alagie. La registrazione del video era avvenuta - scrivono gli inquirenti - all'interno del Centro di accoglienza per migranti di Licola, a Pozzuoli (Napoli), nel quale il 21enne era ospitato da circa un anno in quanto titolare di foglio di soggiorno provvisorio in attesa di definizione del procedimento che segue alla richiesta di protezione internazionale. Il giuramento è stato considerato dagli investigatori "prodromico" all'organizzazione di attentati terroristici, che comunque non è emersa dalle indagini.

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L'ordine sarebbe arrivato via chat

Il 21enne gambiano Touray Alagie, fermato sei giorni fa da Polizia e Carabinieri nell'ambito di un'operazione antiterrorismo, ha riconosciuto nel corso di interrogatori di aver personalmente curato la registrazione del video nel quale presta giuramento ad Al Baghdadi, capo dell'Isis, e di averlo fatto perché, attraverso la app Telegram, gli era stato richiesto di lanciare un'auto contro la folla. Lo stesso avrebbe affermato di non aver mai avuto reale intenzione di dar seguito al progetto di attacco terroristico, del quale non sono comunque indicate circostanze di tempo e luogo.

Nei giorni successivi alla registrazione del video, Touray Alagie avrebbe inoltre chiesto tramite messaggi vocali, sempre durante alcune chat Telegram, di "pregare per lui" sostenendo di essere "in missione". Il gip di Napoli, lo scorso 24 aprile, ha convalidato il fermo emettendo, su richiesta della Procura, un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il ragazzo, ritenuto gravemente indiziato di partecipazione all'organizzazione terroristica Isis, aveva fatto ingresso in Italia il 22 marzo 2017. Il 21enne era arrivato al porto di Messina con 638 migranti, di cui 209 provenienti dal Gambia, partiti dalla Libia.

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