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Martedì, 16 Aprile 2024
CRONACA

Le urla, poi il silenzio: l'audio dell'omicidio registrato dalla vittima

Lisa Puzzoli, uccisa dall'ex convivente nel dicembre del 2012, aveva registrato l'incontro durante il quale l'uomo l'assassinò. Il nastro è stato fatto ascoltare in aula: l'omicida si è tappato le orecchie

UDINE - L'aveva minacciata più di una volta. E lei per tre volte lo aveva denunciato per stalking. Forse, per questo, Lisa aveva deciso di registrare il loro ultimo incontro. Tutto inutile, però. Perché il 7 dicembre del 2012 Vincenzo Manduca, 29enne di Forlì, ha avuto la libertà di partire dalla Romagna, di compiere i 350km che lo separavano da Basiliano (Udine) e di uccidere Lisa Puzzoli, la 22enne madre di sua figlia. 

A spingere la mano omicida di Manduca - che colpì la donna nove volte con un coltello da venti centimetri - era stata la rabbia per una lite proprio sull'affido della piccola. Dopo avere colpito l'ex convivente al cuore e averla uccisa, Manduca aveva chiamato i carabinieri per chiedere come arrivare al comando per auto denunciarsi. Quello che l'assassino non poteva sapere, però, è che Lisa, spaventata, aveva registrato il loro incontro. 

Dalla tragica registrazione - fatta ascoltare oggi in aula - si sente la conversazione concitata, le urla e poi il silenzio. Tutti i presenti hanno fatto fatica ad ascoltare il nastro, Manduca si è coperto le orecchie ed è rimasto in silenzio con la capo china. (da UdineToday)

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