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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Inquinamento / Milano

"I veicoli diesel causano tumori: sequestrateli!"

Il Codacons ha presentato un esposto alla Procura di Milano chiedendo il sequestro preventivo dei mezzi alimentati a gasolio dopo che l'Organizzazione mondiale della sanità ha inserito le emissioni da diesel tra le sostanze "cancerogene certe"

"Sequestrate tutti i veicoli alimentati a diesel immatricolati sul territorio di Milano e Provincia". E' questa la richiesta choc del Codacons in un esposto alla procura di Milano. Il motivo? "Abbiamo preso questa iniziativa" spiegano dall'associazione dei consumatori "dopo la notizia dei giorni scorsi secondo la quale per l'Organizzazione mondiale della sanità i gas di scarico dei motori diesel sono causa di tumore ai polmoni negli esseri umani".

ALLARME DIESEL - La denuncia del Codacons nasce dai dati forniti dall'Organizzazione mondiale della sanità che, "con prove scientifiche inconfutabili" ha spiegato Christopher Portier del Centro internazionale di ricerca sul cancro "e al termine di una settimana di lavoro degli esperti dell'Oms" è arrivata alla conclusione che "le emissioni dei motori diesel causano il tumore dei polmoni".

"Le emissioni allo scarico dei motori diesel" si legge nella conclusione della ricerca dell'Oms "sono cancerogeni certi per gli esseri umani e l'esposizione a tali gas è associata ad un rischio accresciuto di tumore al polmone ed anche ad un maggior rischio di cancro alla vescica".

Per questo l'Oms ha 'promosso' queste emissioni dal "gruppo 2", quello delle sostanze probabilmente cancerogene, al "gruppo 1", quello delle sostanze definite "cancerogene certe" per l'uomo.

ESPOSTO CODACONS - Da qui l'esposto del Codacons presentato alla Procura di Milano per far ritirare dalla circolazione tutti i veicoli alimentatia a diesel. "Chiediamo al procuratore della Repubblica" spiegano dal Codacons "di ordinare il sequestro preventivo, ex articolo 321 del codice di procedura penale, di tutti i veicoli alimentati a diesel presenti sul territorio della città di Milano e Provincia".

L'associazione di consumatori chiede anche alla Procura di "accertare la responsabilità del sindaco pro tempore di Milano e del presidente della Regione Lombardia per le ipotesi di violazione di legge che si evincono in narrativa", in particolare rispetto ai reati di omissione di atti d'ufficio e getto pericoloso di cose.

LA RISPOSTA DI ACEA - L'Associazione europea dei costruttori di auto, però, non ci sta e parla di "falso allarme", sottolineando che "le nuove tecnologie dei motori incriminati sono state sviluppate per rispondere proprio a queste preoccupazioni".

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