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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Palermo

Catechista costringe minore a spogliarsi e la filma col telefonino: "Era un noto pedofilo"

Benedetto Salemi, 44 anni, arrestato lo scorso 3 febbraio per abusi sessuali potrebbe aver violentato altri adolescenti. Quello che gli investigatori hanno scoperto getta un'ombra inquietante: per diversi anni è stato catechista a Termini Imerese

PALERMO - Conosceva tanti ragazzini, non solo perché a Termini Imerese per diversi anni è stato catechista alla chiesa Madre, ma anche perché, sempre lì, è contitolare di una cartolibreria, molto frequentata dai più giovani. E’ per questo che la Procura di Palermo ipotizza che Benedetto Salemi, 44 anni, arrestato lo scorso 3 febbraio per presunti abusi su una ragazzina di 11 anni, possa aver violentato altri adolescenti. Le indagini del procuratore aggiunto Salvatore De Luca e del sostituto Federica La Chioma si stanno muovendo adesso proprio in questa direzione.

Salemi avrebbe conosciuto la presunta vittima proprio perché frequentava la sua cartolibreria. Le avrebbe proposto di darle ripetizioni scolastiche gratuite per aiutarla negli studi. Lei e la sua famiglia avrebbero accettato e così la ragazzina sarebbe andata più volte a casa dell’indagato. L’estate scorsa, però – secondo la ricostruzione dell’accusa – l’uomo avrebbe costretto la giovane a spogliarsi, l’avrebbe toccata e l’avrebbe anche ripresa con il cellulare. Un’ipotesi che Salemi, durante l’interrogatorio di garanzia, ha respinto: ha ammesso di conoscere la ragazza, di averle dato lezioni, ma ha negato fermamente di aver abusato di lei.

Salemi ha precedenti specifici: è già stato condannato nel 2003 dal tribunale di Termini per detenzione di materiale pedopornografico e nel 2007 dai giudici di Siracusa per lo stesso reato. Inoltre è attualmente sotto processo, sempre a Termini, anche per presunti abusi sessuali a danno di alcuni ragazzini. L’inchiesta più recente era nata dopo che Salemi era stato fermato dalla polizia mentre era sul suo scooter senza casco assieme alla ragazza: visti i suoi precedenti, i poliziotti si erano insospettiti. All’uomo era stato sequestrato il cellulare, sul quale sarebbe stato ritrovato materiale pedopornografico, e la ragazzina era stata sentita dagli investigatori. Non senza difficoltà avrebbe raccontato dei presunti abusi subiti. Avrebbe anche spiegato che per lei Salemi sarebbe stato “un’opportunità”, la possibilità cioè di studiare e magari di assicurarsi un futuro migliore in una realtà come quella di Termini.

Salemi è anche accusato di adescamento di minori: secondo i pm, infatti, sarebbe stato molto abile non solo con la ragazzina, ma anche con la sua famiglia, in particolare dando saltuariamente un aiuto economico alla madre della presunta vittima. Adesso gli inquirenti indagano per scoprire se oltre alla giovane, l’indagato possa aver abusato di altri ragazzini.

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