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Giovedì, 25 Aprile 2024
Migranti

"Gli immigrati portano la tubercolosi": è una bufala

Dopo l'allarme lanciato da Beppe Grillo, Medici senza frontiere spiega perché non c'è da preoccuparsi: "La Tbc è una malattia presente in Italia da decenni, non è stata recentemente importata dagli stranieri"

Dopo le infuocate dichiarazioni di Beppe Grillo sul suo blog, arriva la smentita sull'affermazioni fatte nel post riguardo la questione tubercolosi.: non sono i migranti a portare nel nostro Paese la malattia, semplicemente non è mai stata del tutto debellata.

A spiegarlo è Medici senza frontiere che ha deciso di risponde al leader dei Cinque stelle usando il suo strumento preferito: il web. L'associazione ha lanciato l'hashtag #allarmismonograzie, in risposta all'articolo del blogger dal titolo "Tubercolosi No Grazie".

E' Stefano Di Carlo, capo missione Msf per i progetti in Italia, a spiegare perché non c'è da preoccuparsi e lo fa attaccando Grillo, per "riportare un'informazione corretta e la giusta percezione della realtà":

E' del tutto falso che le persone arrivano sulle coste italiane e girano liberamente per il paese senza alcun controllo sanitario. Vediamo il Ministero della Salute eseguire screening sanitari ogni giorno. Al contrario di quanto affermato in questi giorni da note figure politiche, la Tbc è una malattia presente in Italia da decenni, non è stata recentemente importata dagli stranieri. Nell'ultimo cinquantennio (1955-2008) il numero annuale di casi di Tbc, registrati dal sistema di notifica nazionale, è diminuito da 12.247 a 4.418. Non si parla quindi di un riemergere della malattia

Nessun allarme tubercolosi insomma. Ma non è finita. Da Msf arrivano anche rassicurazioni per quanto riguarda l'Ebola, di cui non è mai stato diagnosticato nessun caso in Italia:

L'approdo di questa malattia con i migranti che sbarcano sulle coste siciliane è più che remoto. Il virus è molto letale e nella maggior parte dei casi provoca malattia sintomatica e poi morte nell'arco di pochi giorni dall'infezione. Questo vanifica la possibilità che una persona infettata si avventuri verso l'Europa in un viaggio che generalmente dura diversi mesi.

Una polemica che Grillo ha aperto e su cui Di Carlo non ha problemi a fare precisazioni, anche di carattere politico. Un maggiore investimento nel sistema di accoglienza potrebbe, per Mfs, scongiurare altri rischi:

Invece di promuovere la chiusura delle frontiere in Italia o alzare ancora più in alto le barricate, occorre sottolineare l'importanza di investire nel sistema di accoglienza, perché uno standard di qualità del servizio è cruciale nel determinare l'evoluzione dello stato fisico e mentale di queste persone. Se dunque un reale rischio per la salute pubblica della popolazione italiana esiste, esso è rappresentato dall'esclusione sociale e dal mancato rispetto dei diritti minimi di accoglienza

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