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Giovedì, 28 Marzo 2024
Stati Uniti

"Niente pistole in auto? Noi ce ne andiamo"

Dopo 40 anni Beretta, più antica azienda italiana di armi, chiude il suo quartier generale negli Usa e si trasferisce in altro Stato. Colpa delle leggi del Maryland e delle troppe restrizioni

Dopo quasi 40 anni la Beretta Usa lascia il Maryland, Stato dove sono state adottate leggi più severe sul controllo delle armi. Uno stabilimento che si trovava nella città di Accokeek dal 1977 e dava lavoro a 160 persone.

NUOVE NORME - Ma l'azienda bresciana leader nella produzione di pistole, ha deciso di trasferirsi in Tennessee, a quasi mille chilometri di distanza. Le ragioni riguardano il nuovo impianto normativo sul mercato di armi: nel Maryland sono state approvate da poco, su iniziativa dei democratici, delle norme per un maggiore controllo sul mercato rispetto alle leggi federali.

LA STRAGE DI NEWTOWN - Le nuove leggi sono state redatte e approvate dopo il 14 dicembre 2012, giorno della "strage di Newtown", nel Connecticut: Adam Lanza, di 20 anni, affetto dalla sindrome di Asperger aprì il fuoco all'interno della Sandy Hook Elementary School, causando la morte di 27 persone, 20 delle quali bambini di età compresa tra i 6 e i 7 anni. L'attentatore si suicidò prima dell'arrivo della polizia prima di arrivare nei pressi della scuola aveva ucciso la madre con armi che lei stessa aveva regolarmente comprato e registrato.

"MESSA AL BANDO DELLE PISTOLE" - Sono stati messi al bando 45 modelli di armi automatiche e stabilite regole - come il prelievo di impronte digitali, il rilascio di tesserini con foto e l'addestramento obbligatorio - per l'acquisto di armi. Tutte restrizioni che vengono considerate dall'industria del settore come una sorta di dichiarazione di guerra.

Invece nel Tennesse, stato del Sud governato da amministrazione repubblicana, ha invece approvato da poco una legge che permette ai possessori di avere nelle proprie auto armi cariche anche senza un'autorizzazione.

LE REAZIONI - Jeff Reh, portavoce della Beretta USA, ha rivelato in un'intervista, la forte preoccupazione dei dirigenti dell'industria sulla possibilità che la prossima sessione legislativa del Maryland potesse portare regole 'disastrose' per l'azienda: "Quello che vogliamo avere il controllo del nostro destino" ha affermato.

Ma dirigenti e politici locali sono scioccati. Nina Smith, portavoce del governatore democratico del Maryland, Martin O'Malley:

Siamo molto dispiaciuti per la decisione presa. D'altronde le norme che abbiamo approvato sulle armi sono basate sul senso comune, includono la necessità di licenze per l'acquisto etc, e stanno mantenendo le scuole e nostre comunità sicure

LA NUOVA SEDE - La Beretta trasferirà gli impianti di produzione vicino a Nashville , che aprirà a metà 2015, con un investimento di 45 milioni di dollari e l'assunzione di almeno 300 persone in loco. Entusiasta della decisione il governatore repubblicano del Tennesee Bill Haslam: "La Beretta è una delle grandi industrie del mondo e il suo impegno per la qualità dei prodotti è in sintonia con la storia produttiva del Tennessee".

LO SCONTRO CULTURALE - Sembra quasi una frecciatina quella del repubblicano visto che, sin dall'inizio, tra l'azienda e le amministrazioni democratiche del Maryland ci sono stati attriti. Michael Rosenwald sulle pagine del Washington Post lo spiega meglio:  
 

Durante quasi 40 anni che fanno le pistole, Beretta USA ha subito un rapporto complicato con uno stato dominato da legislatori democratici e elettori di sinistra che di solito non abbracciano i prodotti dell'azienda di armi. Lo scontro culturale intensificato dopo la sparatoria 2012 a Sandy Hook scuola elementare a Newtown. Nel furore politico che ne seguì, il Maryland ha vietato 45 tipi di armi d'assalto e messo in atto delle restrizioni che per la Berettta sono l'equivalente legislativo di una dichiarazione di guerra


Inoltre, continua il giornalista americano, il governatore repubblicano del Tennessee Bill Haslam era recentemente volato a Brescia per incontrare i proprietari d'azienda.

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