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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Dietrofront di Berlusconi: "Costretto a restare in campo, ma non mi candido". E attacca Mario Monti e la Merkel

L'annuncio del "ritiro" è già un ricordo: dopo la condanna a 4 anni nel processo Mediaset, Silvio Berlusconi si dichiara "obbligato a rimanere in campo per riformare il pianeta giustizia perché ad altri cittadini non capiti ciò che è capitato a me". Duro attacco a Monti

In una conferenza stampa indetta per le 17 da villa Gernetto, Berlusconi ha confermato di non volersi candidare direttamente alle prossime elezioni e ha ribadito l'esigenza delle primarie per il prossimo 16 dicembre.

"Confermo la mia decisione di non presentarmi come candidato alla presidenza del Consiglio in modo da facilitare l'alleanza di tutti i moderati in un unico rassemblement. Intendo dedicare la massima parte del mio tempo al mio paese - ha poi proseguito il Cavaliere a Villa Gernetto - e continuare nell'opera di modernizzazione e cambiamento con cui mi sono presentato agli italiani nel 1994".

L'ATTACCO A MONTI E ALLA MERKEL - Il Cavaliere ha lanciato un duro attacco a Mario Monti: "Con lui la recessione è senza fine". Il cambio di linea è netto. E ora il futuro del governo è in bilico: "Decideremo se mantenere la fiducia", spiega l’ex premier.  "Non si deve mai più aumentare la pressione fiscale. C'è una estorsione fiscale che fa parte di un regime di polizia tributaria". Berlusconi ha criticato senza metafore i metodi di riscossione tributaria. "Si sta tutti male, gli italiani sono spaventati dalle tasse elevate, dai blitz della Guardia di finanza, da questo sistema violento di trattamento dei contribuenti. Hanno paura a spendere, non consumano quanto consumavano prima", ha detto il Cavaliere sottolineando come "si deve porre fine a questa situazione, e lo si fa cambiando totalmente la politica imposta all'Italia dalla Merkel".

Dopo la sentenza di condanna a 4 anni per frode fiscale e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici nel processo sui diritti Mediaset, "ci saranno senz'altro delle conseguenze. Mi sento obbligato a restare in campo per riformare il pianeta giustizia ed evitare che ad altri cittadini possano capitare queste cose". E' quanto ha dichiarato Silvio Berlusconi, durante un suo intervento telefonico al TG5, il giorno dopo la sentenza del tribunale di Milano.

SULLA CONDANNA: "GIUDICE PREVENUTO" - Sulla propensione a delinquere di cui è accusato dai giudici, Berlusconi ha sottolineato: "E' una falsità, io sono incensurato". "A Roma la Cassazione mi aveva già assolto con formula piena sulla stessa materia. Il giudice che mi ha condannato è prevenuto nei miei confronti", ha inoltre aggiunto.

BERLUSCONI AL TG5: GUARDA IL VIDEO

"E' una condanna politica", ha poi ribadito al Tg5. E ancora, entrando nello specifico della condanna: "Nessun imprenditore ruba a se stesso, è un'assurdità ciò di cui mi accusano. Ebbi a conoscere Frank Agrama negli anni '80, poi non l'ho più visto, né sentito, né frequentato. Non sono mai stato suo socio occulto, ed è stato provato da tutte le carte. Esistono prove inoppugnabili che avrebbero dovuto portare ad una assoluzione".

"SONO UNO DEI PRIMISSIMI CONTRIBUENTI" - L'ex premier ha poi ricordato i suoi successi come imprenditore "fino ad avere quasi 56mila collaboratori". "Il mio gruppo è uno dei primissimi contribuenti", ha precisato. "Sono padre di cinque figli, nonno di sei nipoti e sono incensurato. E' incredibile parlare di naturale capacità a delinquere", ha aggiunto. Berlusconi ha poi ricordato come l'evasione che gli è contestata sarebbe di circa "l'uno per cento delle imposte pagate allo Stato". Quindi, ha sostenuto, è una cosa "ridicola", una "costruzione fantascientifica". "Tra il 2006 e il 2010 ho versato 5,44 miliardi. Nessun gruppo versa tanto", ha precisato Berlusconi.

VIDEO: "E' UNA CONDANNA POLITICA INTOLLERABILE"

Eppure, oggi, dai quotidiani italiani al Financial Times, è stata opinione diffusa che la sentenza abbia segnato la fine di un'epoca. Ieri Berlusconi in diretta con Studio Aperto ha voluto ricordare a chi lo considera ormai un ex che il passo indietro non significa necessariamente un biglietto di sola andata per Antigua: "Ero certo di essere assolto da un'accusa totalmente fuori dalla realtà, è una condanna politica incredibile e intollerabile. Non si può andare avanti così, è la conferma di un accanimento giudiziario e dell'uso della giustizia a fini politici". L'era Berlusconi è davvero conclusa?

LE REAZIONI - Il primo a commentare la marcia indietro di Berlusconi è Gianfranco Fini. "La dichiarazione di oggi - ha detto non senza ironia il presidente della Camera - è diversa da quella di ieri. Aspettiamo di vedere quale sarà la dichiarazione di domani". Daniela Santanché, invece, invita il Cavaliere a partecipare alle primarie del Pdl, il prossimo 16 dicembre. "Sono contenta che Berlusconi rimanga in campo per portare alta la bandiera del garantismo e della libertà, sono contenta che abbia accolto il nostro appello e auspico che faccia anche lui le primarie per poter ancora una volta raccogliere il consenso del suo popolo".  


 

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