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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Napoli

Cardito, bimbo di 7 anni trovato morto in casa. In Questura il compagno della madre

Ferita anche la sorellina: è stata portata in ospedale con il volto tumefatto. I due sarebbero stati colpiti con una scopa

Dramma a Cardito, alle porte di Napoli. Un bambino di sette anni è stato trovato morto all'interno di un'abitazione. Si tratta del secondo di tre figli. Anche la sorella maggiore, 8 anni, è stata ricoverata d'urgenza in ospedale al Santobono, mentre il più piccolo, di 4 anni, è illeso.  La bambina aveva il volto completamente tumefatto, ma non è in pericolo di vita. 

Aggiornamento: morto a 7 anni in casa dopo le botte: fermato il compagno

Cardito, bimbo trovato morto: polizia sul posto

Le cause della morte del bambino sono in corso di accertamento. Sul posto gli agenti, arrivati in seguito ad una segnalazione per una lite in famiglia, hanno interrogato la madre dei bambini ed il suo compagno. Sotto l'abitazione della donna, in via Marconi, nel pomriggio si è radunata una folla di curiosi. Qualcuno dice di aver sentito delle grida provenire dall'appartamento. Il bambino e la sorellina sarebbero stati colpiti con una scopa. L'aggressore è stato fermato dalla polizia e portato in commissariato per l'interrogatorio. Si tratta di un italiano di 24 anni figlio di tunisini che vivono a Cardito da molti anni e fa l'ambulante.

"Lui è sempre stato un bravo ragazzo, non sappiamo cosa possa essere successo, è inspiegabile". Così un vicino di casa commenta la tragedia che si è consumata a Cardito, dove un uomo avrebbe picchiato a sangue due bambini, figli della donna con cui convive da due anni, uccidendo il fratellino e ferendo gravemente la sorellina.

La madre e il compagno portati in questura

La donna, 30enne del posto, ed il compagno 24enne italiano di origini tunisine, sono stati condotti prima in commissariato ad Afragola, e poi negli uffici della squadra mobile di Napoli in Questura. I due vivevano in zona da anni. In serata è arrivata la notizia del fermo dell'uomo, la cui versione dei fatti forse non ha convinto gli inquirenti. 

Offese alla madre del bambino

Alle 18.30 circa la madre del bambino ucciso a Cardito è stata portata dagli agenti di polizia in commissariato ad Afragola per essere ascoltata sulla sua versione dei fatti. Alcune donne presenti in strada e residenti vicino al palazzo hanno offeso pesantemente la 30enne nel breve tratto tra l'abitazione dove si è consumata la tragedia e la Fiat Punto grigia in cui è stata fatta salire.

Bimbo morto a Cardito, trovato senza vita su un divano

Secondo quanto appreso, il bambino sarebbe stato trovato adagiato su un divano dagli agenti della Polizia di Stato intervenuti all'interno dell'abitazione.  

Il bollettino medico: "Traumi da percosse"

La bambina è arrivata al pronto soccorso del Santobono alle 15.30. Il bollettino medico riferisce che era "affetta da trauma cranio-facciale e contusioni multiple per il corpo da percosse". La piccola è attualmente ricoverata nel reparto di degenza di Neurochirurgia, è vigile e cosciente, non ha deficit motori e le indagini praticate non hanno evidenziato lesioni d'organo. Tuttavia, si legge nel bollettino medico, "le condizioni cliniche e psicologiche impongono un continuo monitoraggio delle funzioni vitali da parte del personale di reparto". Domani mattina verrà emesso un nuovo bollettino. 

Cardito, la bambina ferita ha parlato con i sanitari

La bambina ha comunicato con i sanitari dell'ospedale pediatrico Santobono di Napoli riferendo anche informazioni che serviranno a ricostruire la dinamica dell'episodio. E' ancora ignara di quanto avvenuto al fratello. Ora sarà ora presa in carico da un team di psicologi che la seguiranno nel corso della degenza.

Il racconto: colpiti con la scopa dal compagno della madre

Agli agenti di polizia ha raccontato che il compagno della mamma si sarebbe accanito contro di lei e il fratellino con una scopa, a più riprese e non in un unico momento di follia, tra ieri notte e questa mattina, per poi uscire di casa e fare ritorno più tardi. La madre avrebbe spiegato agli inquirenti di non essere presente al momento delle aggressioni.

Il sindaco di Cardito: "La famiglia non era seguita dai servizi sociali"

"Queste cose le vedi in tv, ma quando capitano sulla tua pelle non riesci a capacitartene", ha spiegato il sindaco di Cardito, Giuseppe Cirillo, mentre si allontanava dall'appartamento visibilmente sotto shock. "Non erano seguiti dai servizi sociali - ha ancora aggiunto a proposito della famiglia protagonista della tragedia - fino a questo momento non c'erano stati mai problemi". "Ora lasciamo lavorare gli inquirenti, ma provo tanto dolore per quanto accaduto". 

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