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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Suicidi / Ancona

Suicidi per la crisi, la Boldrini contestata a Civitanova: "Facevi meglio a non venire"

La rabbia dei parenti dei tre anziani che si sono tolti la vita perchè non riuscivano più a pagare l'affitto: contestata la rappresentante del Governo. Monsignor Albanesi: "Il loro grido non è stato raccolto"

"Faceva meglio a non venire". Questa la frase che la sorella di Romeo Dionisi avrebbe detto all'arrivo della presidente della Camera Laura Boldrini, in visita a Civitanova Marche ai parenti dei tre anziani morti suicidi venerdì per difficoltà economiche: Romeo Dionisi, Anna Maria Sopranzi e il fratello di lei Giuseppe. Uno sfogo, quello dei parenti, confermato da più present. 

I conoscenti intanto ripetono che nessuno aveva capito il loro dramma: "Li ha uccisi la dignità".

Intanto, il giorno dopo il dramma, riecheggiano la parole di Monsignor Albanesi, nome noto per la lotta alla povertà nelle Marche: "Il grido contro le povertà non è raccolto: solo abbozzi di soluzione, nemmeno precisi. Ipotesi, slogan e poco più. Non è possibile attendere altre vittime. Lo chiede la convivenza civile, la pietà umana, la tutela della vita". 

"Nei nostri tranquilli territori tre persone morte sono molte; sono troppe dappertutto. La nostra terra non è abituata all'abbandono. Eppure due coniugi, rimasti soli, non riuscivano più nemmeno a pagare l'affitto. Non erano vagabondi. Erano persone come noi, lavoratori e pensionati, ritrovatisi senza futuro. Il pensiero va all'angoscia di quelle tre persone, quando si sono rese conto che non riuscivano ad andare avanti".

"Togliersi la vita è sembrato loro l'unico modo per sottrarsi alla paura e alla vergogna". 

BOLDRINI. "Bisogna dare più misure di protezione sociale in un momento in cui la crisi è pesante". Lo ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini a Civitanova Marche per portare solidarietà ai familiari dei suicidi. "Ero nelle Marche quando ho saputo e non potevo non venire. E' una tragedia che ha sconvolto il Paese". 

FUNERALI. Dolore e rabbia durante i funerali di Romeo Dionisi, Annamaria Sopranzi e suo fratello Giuseppe. All'atto del passaggio delle bare, alcuni hanno urlato: "Questo è un omicidio di Stato", un "omicidio della politica". A queste frasi ne sono seguite anche altre come: "Ladri-ladri" e "dovete vergognarvi".

I feretri di Romeo Dionisi, Anna Maria Sopranzi e di suo fratello Giuseppe, sono stati adagiati davanti all'altare della chiesa di San Pietro e Paolo. La cerimonia religiosa è officiata dal parroco don Mario e dal presidente della Conferenza episcopale marchigiana, Luigi Conti. Tra le corone di fiori, quella del presidente della Repubblica. Le grida di dolore di alcuni partecipanti, sono state accompagnate anche da un lungo applauso. Piazza XX Settembre, antistante l'ingresso della chiesa e' stracolma di gente. Molti non sono riusciti a entrare.

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