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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Bologna

Bologna, la polizia carica gli studenti: scontri e feriti alla protesta contro il caro-mensa

Giornata di tensione e sangue a Bologna davanti alla mensa universitaria di piazza Puntoni, dove gli attivisti del Collettivo universitario autonomo volevano attuare un'iniziativa di autoriduzione del costo dei pasti: a contrastarli un cordone di Polizia e Carabinieri

Sono stati violenti gli scontri tra attivisti del Collettivo universitario autonomo e le forze dell'ordine davanti alla mensa universitaria in piazza Puntoni, a Bologna. I manifestanti sono scesi in strada per auto-ridursi il pasto, considerato troppo caro.

"Vogliamo un prezzo dignitoso. Tre euro devono bastare. Vergogna": è il testo dello striscione 'simbolo' dell'iniziativa. Quando gli attivisti hanno cercato di avvicinarsi all'ingresso della mensa sono partite un paio di cariche delle forze dell'ordine che presidiavano l'accesso.

"La mensa deve essere un servizio garantito a tutti e tutte, per questo continueremo con le autoriduzioni fino a quando il welfare studentesco non sarà garantito a tutti e tutte!" Gli studenti del Cua hanno fatto poi irruzione nel rettorato di via Zamboni danneggiando la vetrata della porta, al piano terra, che porta agli uffici ai piani superiori.

Dopo poco, con l'arrivo del corteo, già i primi scontri con la Polizia e con i Carabinieri. Diversi studenti sarebbero rimasti feriti (una persona è stata trasportata in ospedale) e due sarebbe in stato di fermo. La mensa nel frattempo è stata chiusa. 

Bologna, violenti scontri tra forze dell'ordine e studenti universitari

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"Quindi la mensa si trincera dietro la polizia? Da una parte i bisogni degli studenti, dall'altra la faccia tosta e l'arroganza di Ergo, Elior e Università che agiscono contro gli studenti. Noi vogliamo mangiare ad un prezzo dignitoso!" scrivono i militanti del collettivo autonomo universitario CUA su Facebook. 

"Mensa chiusa preventivamente e manu militari e l'Università non dice nulla - dice Angelo del CUA ai cronisti - non si riesce ad aprire un tavolo di contrattazione, Ergo è un'entità immateriale e ora, visto che non possiamo mangiare in mesa abbiamo organizzato un pranzo sociale davanti al Rettorato". Per Daniele invece l'Ateneo "fa solo proclami sul caro menesa e affitti, si fanno profitti e poi mandano la celere. Devono prendere posizione, chiediamo che il Rettore scenda, mandi a casa la celere e apra un tavolo".

IL VIDEO: LA POLIZIA CARICA GLI STUDENTI

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Dopo gli scontri, i militanti hanno cercato di entrare in rettorato, ma le porte erano chiuse, così bussando 'energicamente' un vetro è andato in frantumi. Alle 14.30 è prevista un'Assemblea anche per "decidere le iniziative da mettere in campo" dopo i tafferugli. TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SU BOLOGNA TODAY 

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