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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Una domenica con la bomba: a Brindisi scatta il piano per evacuare 50mila persone

L'ordigno contiene più di 40 kg di tritolo ed è stato trovato all'esterno di un maxi cinema. Durante le operazioni di rimozione i residenti dovranno lasciare le proprie case: sarà una delle più grandi evacuazioni mai viste in Italia dalla fine della seconda guerra mondiale

Sarà una delle più grandi evacuazioni mai viste in Italia dalla fine della seconda guerra mondiale. A Brindisi circa 50mila persone dovranno lasciare le proprie abitazioni per 5 o 6 ore durante le operazioni di rimozione di una bomba d’aereo trovata all’esterno del maxi cinema Andromeda.

Le linee guida del piano sono state messe a punto nel corso di un vertice che si è svolto stamattina in prefettura. L’ordigno - spiega BrindisiReport - è stato scoperto nel corso dei lavori per la realizzazione di nuove sale.

Lunga 106 centimetri per 33 millimetri di spessore, la bomba contiene poco più di 40 chili di tritolo, per un peso complessivo di circa 226 chilogrammi. Sganciato dalla Raf (aviazione militare britannica) durante una delle ondate di bombardamenti che nel 1941 devastarono alcune zone della città, l’ordigno è riaffiorato intorno alle ore 10 di sabato 2 novembre, mentre venivano effettuati lavori di scavo in un cantiere adiacente al parcheggio del multisala. Da allora la zona è presidiata h24 dalle forze dell’ordine.

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La bomba, come assicurato dagli artificieri, adesso è in sicurezza. Non vi sono quindi rischi per le persone che risiedono in prossimità del maxi cinema. Al termine del vertice odierno, il prefetto, il questore di Brindisi, Ferdinando Rossi, il sindaco, Riccardo Rossi e il comandante del comando provinciale dei vigili del fuoco, l’ingegnere Antonio Panaro, hanno incontrato la stampa, fissando alcuni punti fermi.

Uno di questi è che l’evacuazione verrà effettuata quasi sicuramente di domenica, entro la fine dell’anno, preferibilmente prima di Natale. "Abbiamo condiviso l’esigenza comune - dichiara il prefetto - di accelerare i tempi, nella massima cornice di sicurezza possibile. Il disagio sarà ridotto a una fascia di 5-6 ore, a partire dall’alba".

Tutte le persone che risiedono nella zona rossa dovranno lasciare le rispettive abitazioni. Chi non sa dove andare verrà trasferito, a bordo di mezzi di pubblico trasporto, presso uno dei 16 istituti scolastici situati al di fuori della circonferenza del raggio. "Questi edifici – spiega il sindaco Riccardo Rossi – saranno utilizzati per dare ospitalità. A Battipaglia (Comune in provincia di Salerno in cui lo scorso 8 settembre sono state evacuate oltre 36mila persone, a seguito del ritrovamento di un ordigno bellico, ndr) circa il cinque per cento della popolazione ha utilizzato le strutture di accoglienza. Noi abbiamo strutture idonee per 15-20mila persone".

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