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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Brindisi

Brindisi, bomba disinnescata: i 53mila cittadini evacuati rientrano nelle loro case

Operazione iniziata all'alba. L'ordigno di fabbricazione inglese fu sganciato nel 1941. Si è trattato dell’evacuazione più grande della storia, in Italia, in tempi di pace

A Brindisi, dall’alba di domenica mattina, decine di migliaia di persone hanno dovuto lasciare le loro case per permettere il disinnesco di una bomba del 1941, trovata per caso durante i lavori per l’ampliamento di un cinema. Si è trattato dell’evacuazione più grande della storia, in Italia, in tempi di pace. Alle 11,10 la bomba è stata disinnescata: Brindisi è fuori pericolo. La bomba, che contiene 40 chili di tritolo, è stata neutralizzata.

Bomba disinnescata: Brindisi è fuori pericolo

Tecnicamente concluse alle 11, dunque, dagli specialisti dell'11° Reggimento Genio Guastatori le operazioni di disinnesco della bomba di aereo nel sito del Multisala Andromeda di Brindisi. Dopo aver inertizzato la spoletta principale, gli artificieri hanno disattivato anche il detonatore. Si è verificata solo una piccola esplosione in questa fase - come previsto - dovuta all'impiego di una chiave a razzo. La fase cruciale dell'intervento è terminata, resta quella del trasferimento dell'ordigno da 500 libbre a bordo di un mezzo dell'Esercito, e il trasferimento sotto scorta nella cava di contrada Autigno dove sarà distrutto lunedì 16 dicembre. Pertanto ci vorrà ancora qualche ora per l'apertura dei varchi per il rientro degli abitanti evacuati stamane all'alba. Bisognerà prima riattivare la rete gas, e dare la precedenza alle persone allettate. Si prevede l'avvio del rientro degli altri a partire dalle 13.

Bomba Brindisi, il comunicato ufficiale dell'Esercito Italiano

"Sono terminate le attività di neutralizzazione di una bomba di aereo ad opera degli artificieri dell'Esercito del 11° Reggimento Genio Guastatori della Brigata Meccanizzata “Pinerolo”, unità specializzata dell’Esercito Italiano. L’ordigno, una bomba d’aereo modello MK V SAP di fabbricazione inglese da 226 kg contenente circa 40 kg di esplosivo, era stato rinvenuto durante i lavori di ampliamento del cinema “Andromeda” nel capoluogo brindisino. Le caratteristiche della bomba hanno imposto un intervento complesso sull’ordigno, reso particolarmente difficoltoso dalle condizioni del dispositivo di innesco danneggiato. Pertanto, la Prefettura di Brindisi ha adottato una serie di misure di sicurezza necessarie a garantire l’incolumità della popolazione locale.

Le operazioni sono iniziate già nei giorni precedenti all’attività con la realizzazione di alcune opere provvisionali di fortificazione campale a protezione dell’area destinata alle operazioni degli artificieri ed alla predisposizione del cantiere. Dalle prime ore di domenica 15 dicembre sono iniziate le operazioni di evacuazione di circa 53000 persone e l’interruzione della circolazione stradale e ferroviaria per un raggio di 1600 metri dal luogo del ritrovamento della bomba. Una volta disarticolato il congegno di attivazione, attraverso la combinazione di un’azione a distanza e l’opera degli artificieri direttamente sull’ordigno, la bomba è stata resa inoffensiva e trasportata in una cava nei pressi di Brindisi per il successivo brillamento.

Per limitare i disagi  il Comune ha allestito diverse strutture di accoglienza con punti ristoro per i cittadini evacuati. La delicata operazione di disinnesco è stata condotta da un team di artificieri dell’Esercito, ad essa hanno partecipato, inoltre, unità delle Forze dell’Ordine, della Croce Rossa Italiana e del comune, coordinate dalla Prefettura di Brindisi. Gli specialisti del 11° Reggimento Genio Guastatori, coordinati dal Comando delle Forze Operative Sud, intervengono quasi quotidianamente con criterio areale per disinnescare residuati bellici, infatti, nell’anno in corso, sono stati già circa 100 gli interventi condotti per un totale di 190 ordigni bonificati. L’Esercito Italiano opera, oltre che nelle missioni internazionali, anche sul territorio nazionale a supporto della popolazione civile anche in caso di calamità naturali".

Una parte dei 53mila brindisini residenti nella Zona Rossa che hanno lasciato la città stamani (molti altri lo hanno fatto ieri sabato 14 dicembre) ha scelto di attendere nei centri di raccolta predisposti dal Comune e dalla Protezione civile. Ecco le impressioni raccolte da BrindisiReport.

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