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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Il caso

Setola, il pentito pentito: "Non collaboro più con la giustizia"

Nuovo colpo di scena nel tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) dove il killer dei Casalesi, Giuseppe Setola, ha dichiarato di non voler più collaborare con la giustizia: "Ho detto solo bugie per uscire prima dal carcere"

ROMA - Giuseppe Setola si pente, anzi no. Il capo dell'ala stragista dei Casalesi (che ha confessato 46 omicidi) ha dichiarato di non voler più collaborare con la giustizia. 

Il boss nel tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) ha rilasciato alcune dichiarazioni spontanee durante un'udienza del processo per il duplice omicidio Pecchia-Orabona. Setola ha revocato il mandato all'avvocato Rachele Merola, iscritta nel registro della Dda per i difensori dei pentiti, e ha nominato un altro legale.

"Non voglio essere esaminato, voglio solo dire che ho detto un sacco di bugie per uscire prima dal carcere", ha spiegato. 'O Cecato - questo il suo soprannome - è stato già condannato a sette ergastoli definitivi, dopo l'arresto nel gennaio 2009 seguito alla latitanza. E soltanto pochi giorni fa aveva detto di voler voltare le spalle ai clan, anche se già allora la Procura sembrava disposta a non dargli credito.

Pochi giorni aveva detto, intervenendo in video conferenza dal carcere di Milano Opera: "Ho deciso di collaborare, il pm Milita venga da me già da stasera. Salvate i membri della mia famiglia, altrimenti i Bidognetti (uno dei clan rivali nella "galassia-Casalesi", ndr) li uccidono". "Io ci vedo benissimo - aveva proseguito Setola in riferimento ai suoi problemi di vista - Mandatemi a prendere. Mi dispiace per Casal di Principe". Oggi il clamoroso dietrofront.

GIUSEPPE SETOLA, LO STRAGISTA DEI CASALESI | INFOPHOTO

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