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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

"Bossetti diffamato in tv": in tribunale come parte lesa

Stamattina a Bergamo si è tenuta l’udienza in cui Massimo Bossetti figura come parte offesa dopo aver denunciato il professor Fabio Buzzi per le affermazioni sul Dna a «Segreti e Delitti» su Canale 5

Massimo Bossetti, imputato per l' omicidio di Yara Gambirasio, è tornato oggi in tribunale a Bergamo, ma come parte lesa in un processo per diffamazione. Nel 2014, dopo essere stato arrestato denunciò per diffamazione un genetista, Fabio Buzzi, all'epoca dei fatti responsabile dell'Unità operativa di Medicina legale e Scienze Forensi dell'Università di Pavia, dipartimento incaricato dalla Procura di Bergamo di analizzare i reperti (peli e capelli) sopra e intorno al corpo di Yara.

Il 27 giugno 2014, quindi pochi giorni il fermo del carpentiere, in un'intervista alla trasmissione 'Segreti e Delitti' di Canale 5, Buzzi affermò in maniera chiara che erano stati trovati anche peli di 'Ignoto 1' (e quindi di Massimo Bossetti, secondo gli inquirenti) sul corpo e sugli indumenti di Yara. In realtà non era vero, tanto che lo stesso Buzzi aveva rettificato: "Non so se mi sono espresso male io, e in tal caso me ne dolgo, oppure se c'è stato un fraintendimento con il giornalista che mi ha posto le domande - disse successivamente - Ma devo precisare che il confronto tra le formazioni pilifere e il Dna di Ignoto 1 è tuttora in corso, non è concluso".

Oggi è noto l'esito delle analisi su quelle sette tracce umane trovate sopra e attorno al corpo di Yara: nessuna di esse appartiene all'imputato Bossetti. Sarebbe invece sua, secondo la procura di Bergamo che per questo lo considera l'assassino della tredicenne di Brembate Sopra, la traccia di dna considerata 'altamente indiziaria' dagli inquirenti perché reperita sugli slip di Yara. Quest'ultima traccia era infatti indicata come 'Ignoto 1', fino al momento dell'arresto di Bossetti: i confronti scientifici hanno appurato che i dna di Ignoto 1 e quello di Bossetti sono gli stessi con una percentuale che sfiora il 100%.

Alla richiesta di archiviazione presentata dalla Procura si sono formalmente opposti i legali di Bossetti, che in aula hanno chiesto al gip Marina Cavalleri di acquisire il video integrale della trasmissione "Segreti e delitti" e di chiamare a testimoniare il giornalista Giorgio Sturlese Tosi, autore del servizio, oltre che Carlo Previderè e Pierangela Grignani, gli esperti dell’Università di Pavia che hanno eseguito materialmente le analisi sul Dna nel dipartimento diretto da Buzzi. Il gip si è riservato e la decisione dovrebbe arrivare nei prossimi giorni: il giudice potrà emettere un decreto di archiviazione, come chiesto dalla Procura, e porre fine a questa vicenda giudiziaria, oppure disporre nuovi accertamenti o l’imputazione coatta dell’indagato.

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