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Mercoledì, 24 Aprile 2024
CRONACA

"Buon 1 maggio, lavoratore suicidato": slogan choc al cimitero

Lo striscione provocatorio è firmato Blu, il sindacato del movimento di estrema destra Casapound Italia ed è comparso stamattina in molte città italiane

"Buon 1 maggio, lavoratore suicidato". E' questo il messaggio-choc comparso stamattina su alcuni striscioni nei pressi dei cimiteri di una cinquantina di città italiane, da Nord e Sud (vedi Foggia, Lecce). La provocazione porta la firma di Blu (Blocco lavoratori unitario), sindacato nato in seno al movimento di estrema destra CasaPound Italia, che aveva già messo a segno negli ultimi mesi due azioni contro i licenziamenti avviati dall'azienda di autotrasporto trentina Arcese e dalle Officine meccaniche ferroviarie del Salento e un blitz coordinato in una cinquantina di città italiane contro la riforma del lavoro e la modifica dell'articolo 18.

L'azione è stata compiuta simultaneamente in una cinquantina tra città e piccoli centri dal Nord al Sud del Paese. "Ci sono sindacati che non festeggiano" - si legge in calce ad alcuni volantini che stanno facendo il giro del web: l'immagine rappresentata è quella di un operaio impiccato che pende da un grande '1'. A lato la scritta: "Forse non ti interessa più, ma a Roma oggi c'è un gran concerto. Buon 1 maggio, lavoratore suicidato''. E il 'concertone' organizzato da Cgil, Cisl e Uil a piazza San Giovanni è finito anche su uno degli striscioni esposti dal sindacato di Cpi davanti al Verano: ''Buon 1 maggio, lavoratore suicidato - si legge - stasera niente concerto".

"Rifiutiamo la logica da 'panem et circenses' dei sindacati, anche perché di 'panem', a differenza di quanto avveniva nell'antica Roma, oggi non se ne vede più - sottolinea Blu in una nota - Di fronte a una lista di imprenditori e lavoratori 'suicidati' da uno Stato strozzino che si allunga ogni giorno di più e a una riforma che punta a ridurre i lavoratori in stato di servaggio, Cgil, Cisl e Uil non sanno fare di meglio che pretendere di utilizzare come una vetrina, peraltro a costo zero, piazza San Giovanni, sperando così di far dimenticare a suon di musica la loro inettitudine. Noi però a questo gioco ipocrita non partecipiamo. E' il 1 maggio, ma non c'è niente da festeggiare".

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