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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il caso

Bus separati per i rom: la proposta choc di Pd e Sel

Succede a Borgaro, in provincia di Torino. La proposta arriva da Pd e Sel: "E' un problema di ordine pubblico". 21luglio: "E se fossero stati ebrei?"

Il bus 69 che passa da Borgaro, in provincia di Torino si sdoppierà: stesso tragitto ma due bus diversi. La ragione? Su uno saliranno i cittadini italiani e sull'altro i Rom. E' la proposta del sindaco di Borgaro Claudio Gambino e dell’assessore ai trasporti Luigi Spinelli: i nuovi autobus dovranno anche essere muniti di videocamere perché si tratta di "un problema di ordine pubblico".

I due amministratori locali dovranno aspettare il parere del prefetto, da cui hanno annunciato che si recheranno l'undici novembre. In realtà nei confronti dei Rom che utilizzano costantemente la linea 69 ancora non sono arrivate delle denunce e non c'è ancora uno stato di emergenza dichiarato.

La situazione di convivenza nel paese non sembra però buona e alcuni abitanti della zone si sono detti "stanchi di sopportare":  "Di episodi ce ne sono a decine, una volta i bambini rom hanno anche tagliato i capelli a una ragazza". Adesso si aspetta il parere del prefetto. Intanto il sindaco Gambino ha paura del futuro: “C’è il rischio che si creino comitati spontanei e li può succedere di tutto”.

"Un sindaco che arriva a dire questo si deve dimettere - ci spiega Carlo Stasolla, dell'associazione 21luglio, che da anni si occupa dei diritti di Rom e Sinti in Italia -  C'è un'incapacità nella gestione della prassi sociale: se davanti a dei bambini che fanno i teppisti condanniamo tutti, significa che abbiamo perso il senso della realtà. Se il quartiere di Borgaro e questi ragazzini fossero stati ebrei? Cosa sarebbe successo? Per i rom si può fare, anzi già esiste. Davanti al rom tutto può essere detto e fatto"

In effetti degli autobus come quelli proposti a Borgaro già ci sono nella Capitale: "Da 15 anni a Roma ci sono 33 linee organizzate dal Comune solo per bambini rom, con un affare dietro di oltre 3 milioni e 60mila euro - continua Stasolla -  Fino all'anno scorso questi mezzi avevano la lettera "N" di nomadi. Quello di Torino è un caso da condannare ma bisogna ricordare che in altre parti l'aparthaid dei Rom è istituzionalizzata".

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