Calizzano, via gli immigrati dai bus degli studenti: "Disturbano le ragazze"
La decisione è stata presa dal sindaco del paesino del savonese, che precisa: "Non si tratta di razzismo". La replica della cooperativa: "E' apartheid"
Studenti e migranti non possono prendere lo stesso bus a Calizzano, piccolo comune nel Savonese. A deciderlo è stato il sindaco di una lista civica vicina al centrodestra, Pierangelo Olivieri, dopo alcuni episodi avvenuti nei giorni scorsi, soprattutto screzi tra profughi e studenti proprio sul bus utilizzato al mattino dai ragazzi. "Ci sono stati episodi spiacevoli verso alcune ragazze, per questo abbiamo ottenuto l'impegno da parte della cooperativa Il Faggio che gestisce i migranti a invitarli a non salire su quei bus se non strettamente necessario", ha detto il sindaco Olivieri al Secolo XIX.
A Calizzano, abitato da poche centinaia di anime, circa 40 profughi sono ospitati dall'albergo Lux. "Abbiamo ottenuto l'impegno da parte della Cooperativa a sensibilizzare i loro ospiti affinché evitino, se non necessario, di utilizzare le due corriere delle 6,30 e 6,45, indirizzandosi verso i pullman successivi - ha detto Olivieri - così come la cooperativa sposterà in altri orari eventuali iniziative che costringano gli ospiti di Calizzano a servirsi di quelle corriere già congestionate". Il sindaco ha spiegato poi come "allo stesso modo la Tpl proporrà alla cooperativa un abbonamento in convenzione in modo da risolvere anche il problema del mancato pagamento dei biglietti".
Ma la cooperativa Il Faggio prende le distanze dalle parole del sindaco. "Non posso credere che il sindaco di Calizzano si sia permesso di mettere in bocca al Faggio simili dichiarazioni. Dubito che il primo cittadino possa nemmeno lontanamente dichiarare che la nostra coop sia d’accordo con una simile ipotesi, degna del peggiore stato di apartheid", ha commentato il presidente della coop, Danilo Pisano. Olivieri invece replica: "Non si tratta di razzismo o intolleranza perché abbiamo integrato i migranti nella polisportiva che ha anche vinto un premo per un video contro il razzismo. Ma dopo le risse e gli episodi sui bus il clima è cambiato. Non voglio un paese polveriera. E poi la licenza dell'albergo è per 24 migranti e non per 40".
