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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Roma

Uccide la sorella, la fa a pezzi e la getta in due cassonetti a Roma: confessa l'omicida

Le gambe in un cassonetto, il busto in un altro: le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso Maurizio Diotallevi, 62 anni, mentre il giorno di Ferragosto si disfa dei poveri resti della sorella Nicoletta, 59 anni, che aveva ucciso la notte precedente prima di farne a pezzi il corpo

ROMA - Ha prima ucciso la sorella, poi l'ha fatta a pezzi con un'ascia ed infine ha gettato il corpo smembrato in due diversi cassonetti della spazzatura distanti alcuni chilometri l'uno dall'altro. Si chiude dopo 24 ore il giallo di Ferragosto. Ad uccidere la 59enne Nicoletta Diotallevi il fratello, Maurizio Diotallevi, 62 anni.

Le gambe della vittima, sono state ritrovate intorno alle 20:00 di Ferragosto in un cassonetto di viale Maresciallo Pilsudski ai Parioli, mentre il resto del corpo è stato rinvenuto in mattinata in via Guido Reni, nel quartire Flaminio, dove i due fratelli vivevano. Interrogato tutta la notte dal Pubblico Ministero, l'uomo ha ammesso le proprie responsabilità. Il Pm ha quindi emesso un decreto di fermo che dovrà essere convalidato nei prossimi giorni da parte del Gip del Tribunale di Roma.

Parioli, cadavere fatto a pezzi con un'ascia

A fare la prima macabra scoperta una ragazza di etnia rom mentre rovistata in un cassonetto posto tra la zona del Galoppatoio e la vicina piazza Euclide. Nonostante lo stato di choc la giovane è riuscita ad allertare le forze dell'ordine che hanno dato il via alla 'caccia' al resto del corpo.

All'1:30 della notte del 16 agosto Maurizio Diotallevi è stato poi fermato dagli investigatori nel proprio appartamento di via Guido Reni. A lui si è arrivati anche grazie alle immagini della telecamere di videosorveglianza della zona. Simultaneamente, sono state passate al setaccio le più recenti denunce di scomparsa, tra le quali emergeva quella di una donna di 59 anni di cui non si avevano notizie dal 14 di agosto (data dell'omicidio della donna). 

Testa e busto della donna in un cassonetto al Flaminio

Fermato dagli investigatori della Squadra Mobile il 62enne non ha opposto resistenza. Interrogato tutta la notte degli uffici della Questura di via San Vitale ha poi ammesso le proprie responsabilità, indicando agli agenti l'altro cassonetto di via Guido Reni dove poi sono stati trovati la testa, il busto e le braccia della donna. In un terzo cassonetto, nella vicina via Giovanni Paolo Pannini, sono infine stati trovati i documenti ed i vestiti di Nicoletta Diotallevi. 

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