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Martedì, 23 Aprile 2024
Giustizia

"Vicino ai Casalesi": richiesta d'arresto per il deputato Cesaro

In carcere anche due suoi fratelli e l’ex consigliere regionale Ferraro. L'accusa è di essere collegato al clan. Lui si difende: "Accusa ingiusta, ma chiederò alla Camera di autorizzare l'arresto"

Una richiesta d'arresto per il deputato di Forza Italia Luigi Cesaro, ex presidente della provincia di Napoli, è stata inviata alla Camera dalla Direzione distrettuale antimafia (dda) del capoluogo campano. Il forzista sarebbe al centro di un'inchiesta su presunte irregolarità nella concessione di appalti nel Comune di Lusciano (in provincia di Caserta) a ditte legate al clan dei Casalesi.

L'inchiesta del dipartimento antimafia è partita dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Luigi Guida, che per lungo tempo ha fatto parte della fazione Bidognetti del clan. Per l'accusa diversi sarebbero gli appalti pubblici assegnati illegalmente a ditte legate all'associazione a delinquere, con la conseguente estromissione delle imprese concorrenti.

L'ACCUSA - Nel mirino in particolare un incontro del 2004: per l’accusa Cesaro e l’ex boss del clan dei Casalesi, Luigi Guida, si accordarono per assegnare l’appalto sul Piano di insediamento produttivo di Lusciano. Anche un altro pentito di camorra, Gaetano Vassallo, ha parlato di quell'incontro e ha aggiunto di aver incontrato Cesaro, che conosceva molto bene per motivi politici.

L'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto di Napoli Giuseppe Borrelli e dai sostituti Antonello Ardituro, Giovanni Conzo, Marco Del Gaudio e Cesare Sirignano, ha fatto scattare nove misure cautelari anche per alcuni ex amministratori pubblici. Tra gli arrestati l’ex consigliere regionale Udeur Nicola Ferraro, e i fratelli di Luigi Cesaro, Raffaele e Aniello.

LA REAZIONE DI CESARO - Subito è arrivata la reazione del deputato di fronte alle accuse:

Grande è la mia amarezza di fronte ad un’accusa ingiusta. Come già anticipato, chiederò che la Camera autorizzi rapidamente l’esecuzione del provvedimento.


Non è la prima volta però che per il deputato forzista arriva lo spettro della detenzione: nel 1984 Cesaro, detto "Giggin’ ‘a purpetta" è stato arrestato nell’ambito di un blitz contro la Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo e successivamente condannato nel 1985 dal tribunale di Napoli a 5 anni di reclusione. In appello venne anche assolto per insufficienza di prove. (da NapoliToday)

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