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Giovedì, 18 Aprile 2024
Migranti

Lecco: "Bottiglie di urina e insulti razzisti contro campo profughi"

La struttura "sotto attacco" secondo il referente Massimo Chiodini. Ma i carabinieri rassicurano: qualche insulto c'è stato, una bottiglia anche, ma si è trattato di casi isolati

Bottiglie riempite con urina e insulti contro il campo profughi di Lecco, in zona Bione. Così racconta Massimo Chiodini, responsabile della struttura: "Le frasi offensive, gli insulti di alcuni automobilisti si verificano quotidianamente ed è capitato più volte". Una situazione che andrebbe avanti dai primi giorni di allestimento: "Da giorni qualcuno esprime il suo dissenso in questo modo. La frequenza dipende dagli impegni dei 'simpaticoni' che scorrazzano con le auto. Si va dagli insulti alle bottiglie di urina. Questa forma di protesta è più rara, più spesso passano, insultano e se ne vanno a tutto gas" aggiunge. 

Fenomeni che indubbiamente creano preoccupazione tra chi vive e chi lavora nel campo: "Per i rifugiati, questi episodi – ha detto Chiodini – sono una paura tra le tante che hanno vissuto nel loro percorso migratorio. Noi spieghiamo che devono evitare di reagire e comportarsi sempre per il meglio, in modo educato e corretto con tutti, per dimostrare chi sono ed evitare di alimentare i pregiudizi”.

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Il campo profughi di Bione (Lecco)

LA REPLICA DEI CARABINIERI - Per le forze dell'ordine non si tratterebbe di "raid razzisti" ma solo di casi isolati. Qualche insulto c'è stato e solo una bottiglia sarebbe "volata", ma non c'è nessuna allerta. Nessun clima di tensione ma solo colpa di alcuni "incivili". A confermare quanto detto dall'Arma c'è anche Alberto Sinigallia, il presidente della fondazione Progetto Arca, che gestisce il campo di accoglienza del Bione: "Siamo presenti da metà agosto al Bione, dove abbiamo riscontrato da subito la grande solidarietà delle associazioni locali di volontari che hanno offerto il loro sostegno e cominciamo a conoscere bene il territorio e le persone che lo popolano, per cui crediamo che questo evento sia da considerare unico nel suo genere, come la bravata di qualche singolo cittadino. Lavoriamo ogni giorno, insieme alla prefettura e agli enti locali, affinchè questo luogo fornisca un’adeguata accoglienza ai profughi presenti. Per questo abbiamo proposto di installare i container per sostituire le tende, ormai inadeguate per l’arrivo del freddo. Li abbiamo noleggiati e li stiamo predisponendo in queste ore. E, per proteggere ulteriormente i nostri ospiti, l’entrata dei container sarà verso l’interno del campo".

LA SOLIDARIETA' DEI CITTADINI - In effetti la solidarietà dei cittadini non è mancata: sono stati donati vestiti, cibo e diversi sono stati i momenti di socializzazione con i migranti. Intanto, sono arrivati al campo, che ospita un centinaio di migranti, i primi cinque container acquistati dalla Fondazione Arca con i fondi messi a disposizione dal governo per i richiedenti asilo. Consentiranno di ospitare i migranti in condizioni migliori rispetto alle tende nelle quali si trovano attualmente. 

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