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Venerdì, 29 Marzo 2024
il caso

Cancellieri ai Ligresti per scarcerazione della figlia: "Contate su di me"

Il ministro della Giustizia telefonò al Dap per sapere le condizioni di Giulia Ligresti. Il figlio della guardasigilli lavorò per Fonsai. Rabbia M5s: "E' uscita dal carcere dopo l'interessamento della Cancellieri"

ROMA - Una telefonata per controllare che un'amica di famiglia finita in carcere fosse trattata "bene". E' bufera su Anna maria Cancellieri, il cui nome compare nell'inchiesta di Torino sul caso Fonsai. Il ministro della Giustizia, al momento degli arresti e dello scandalo, si interessò alle condizioni di salute di Giulia Ligresti che soffriva di depressione e anoressia. 

Su sollecitazioni della famiglia Ligresti, di cui la guardasigilli è amica intima e per cui il figlio della Cancellieri ha lavorato, il ministro telefonò al Dap per assicurarsi che Giulia venisse trattata adeguatamente. Un interessamento, questo della Cancellieri, che la stessa guardasigilli aveva "annunciato" in due telefonate con i Ligresti e con Gabriella Fragni, compagna di Salvatore. 

"Se tu vieni a Roma, proprio qualsiasi cosa adesso serva, non fate complimenti, guarda non è giusto, non è giusto". Così il Ministro si rivolgeva alla Fragni. Nella telefonata del 17 luglio scorso, agli atti dell’inchiesta di Torino su Fonsai,la Cancellieri esprimeva ancora la sua vicinanza alla famiglia Ligresti. "Io sono mesi che ti voglio telefonare per dirti che ti voglio bene, la vita mi scorre in una maniera indegna. Comunque guarda - ribadiva - qualsiasi cosa io possa fare conta su di me, non lo so io cosa posso fare, però guarda sono veramente dispiaciuta".

Una vicinanza, insomma, espressa in più di un'occasione. Fino, appunto, alla telefonata al Dap. "Ho sensibilizzato il Dap perché venisse fatto quanto di loro competenza per la tutela della salute dei carcerati" si è difesa con i magistrati il ministro, che comunque non è indagata. 

Dure, però, le reazioni degli schieramenti politici: dal Movimento Cinque stelle al Partito Democratico. Grillo ha attaccato dal suo blog: "Su 63.000 e rotti detenuti su chi si è posato l’occhio benevolo della ministra Cancellieri? Giulia Ligresti, un nome, anzi un cognome, a caso, che è uscita dal carcere dopo l’interessamento della Cancellieri". 

"Un intervento umanitario il suo, dice la ministra, e sicuramente poco conta che suo figlio, Piergiorgio Peluso, dopo un anno di lavoro alla Fondiaria Sai di Salvatore Ligresti, sempre un cognome a caso, abbia ricevuto una buonuscita di 3,6 milioni di euro - ha sottolineato Il M5S Camera - Un'intervento umanitario previsto per contratto: in caso di cambio di controllo o di demansionamento, il figlio della ministra poteva dimettersi e avere diritto a tre annualità di stipendi come buonuscita".

Più pacato, ma fermo nelle intenzioni il Pd che, tramite il responsabile giustizia Danilo Leva, ha chiesto chiarezza: "E' opportuno che il ministro chiarisca il senso delle sue parole".

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