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Venerdì, 29 Marzo 2024
Roma

"Stop alla mattanza di cani", animalisti in presidio sotto l'ambasciata cinese

Ogni anno in Cina vengono ancora macellati 25 milioni di cani, molti dei quali subiscono torture indicibili prima di essere uccisi

Si è conclusa, davanti all'ambasciata cinese a Roma, la protesta delle associazione animaliste per chiedere la fine del martirio per gli animali torturati e mangiati in Cina, in occasione del solstizio d'estate.

Durante la manifestazione è stato più volte rappresentato il macabro 'rituale' della bollitura di cani e gatti vivi a scopo alimentare (video in basso).

L'associazione Animalisti Italiani Onlus ha inviato una lettera all’ambasciatore cinese per chiedere "di fermare la prossima strage di cani prevista per domenica 21 giugno, durante una festa tradizionale nella quale crudeltà e morte diventano, purtroppo, le principali protagoniste".

LE TORTURE - Yulin è una metropoli cinese della regione di Quansi Zhuang, di 5 milioni e mezzo di abitanti. Qui, il 21 giugno di ogni anno, per il solstizio d’estate, si celebra un festival per il quale vengono macellati e poi mangiati circa 10mila cani, perché, secondo la credenza locale, la loro carne sarebbe fonte di salute, fortuna e vigore sessuale. Molti dei cani vengono condotti al festival dopo essere stati catturati per strada o sottratti ai loro padroni. 

Roma, animalisti in protesta davanti all'ambasciata cinese (Infophoto)

Spesso sono malati, tanto che, secondo il ministero della Sanità cinese, nel Paese ogni anno muoiono tra le due e le tremila persone per aver contratto il virus della rabbia. Stando alle statistiche riportate dall’ufficio di Pechino della World Animal Protection, ogni anno in Cina vengono ancora macellati 25 milioni di cani, mentre in altri Paesi asiatici quali Taiwan, nelle Filippine, a Singapore e a Hong Kong ne è stato vietato il consumo.
(Da RomaToday)

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