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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Italia

Terremotati senz'acqua calda, il Governatore: "Non si è rotta una centrale nucleare"

Il presidente della regione Marche minimizza i disagi che stanno vivendo gli abitanti delle aree colpite dal terremoto del Centro Italia: chi si trova nelle casette deve fare i conti con soluzioni non adatte all'inverno. L'M5s porta il caso in Parlamento

E’ polemica sulla questione dei boiler installati sui tetti delle casette di Visso, Gualdo di Castelsantangelo ed Arquata del Tronto. Alcuni dispositivi non hanno retto alle temperature gelide dei giorni scorsi e hanno lasciato diverse famiglie senza acqua calda.

Sulla vicenda è intervenuto il Presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, che ha margine della presentazione del report su stalle e fienili sistemati nell’ultimo anno nelle zone sismiche ha voluto fare chiarezza: "La ditta ha già riparato quelli rotti, in alcune zone le protezioni non erano state ancora messe ma questo è un fatto di direzione dei lavori dell’azienda, in questo caso la Arcale. Non facciamo sconti all’azienda e saremo precisissimi quando sarà ora di tirare le somma del percorso, ma qui ogni volta che si rompe un tubo sembra si sia rotta una centrale nucleare".

M5s: "I problemi nelle Sae si moltiplicano perché inadeguate"

Sul caso il Movimento 5 stelle ha presentato un'interrogazione parlamentare. "Al governo, attraverso una interrogazione rivolta alla Presidenza del Consiglio presentata dalla collega Patrizia Terzoni, chiediamo come intenda intervenire per porre rimedio, subito, a questa situazione" spiegano i 5 stelle.

"Se questa è la situazione, quando non è ancora stato consegnato il 50% delle casette e l’inverno è appena cominciato, non osiamo immaginare gli effetti dell’inverno e delle intemperie sulle casette da qui a un anno. E’ inconcepibile che a nessuno sia venuto in mente che queste Sae, per come erano concepite, potevano avere un senso soltanto ad altre latitudini e che i citati problemi sarebbero presto sopravvenuti. A questo punto, per evitare di intervenire di volta in volta a danno avvenuto, riteniamo necessaria la realizzazione di un piano di interventi che preveda, tra l’altro, la realizzazione del “capotto” per i boiler e le tubature esterne, il rafforzamento del sistema di isolamento delle casette e l’adeguamento per le Sae non ancora costruite”

La situazione di stalle e fienili

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