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Venerdì, 19 Aprile 2024
VATICANO

Chiesa e pedofilia: i numeri dello scandalo

Tremilacinquecento casi di pedofilia accertati, quasi novecento preti ridotti allo stato laicale, più di duemilacinquecento sacerdoti obbligati a vita privata: ecco, per la prima volta, i numeri della pedofilia nella Chiesa

ROMA - Per rispondere alle accuse dell'Onu - "Aver coperto gli abusi" - l'unica strada possibile era dare i numeri e farlo con chiarezza. Non aveva altra scelta il Vaticano che, per bocca del nunzio apostolico presso la sede delle Nazioni Unite a Ginevra, Silvano Tomasi, per la prima volta ha ammesso che tra il 2004 e il 2013 la Santa sede ha "cacciato" 884 preti accusati di pedofilia. Per i religiosi accusati la condanna è stata la riduzione in stato laico. 

I numeri, invece, si fanno più pesanti, e di molto, per i casi giunti alla Congregazione per la Dottrina della fede, fondati su accuse credibili di abusi sessuali commessi da membri del clero contro i minori.  Sono, infatti, 3420 le denunce che la Congregazione ha ricevuto nel corso degli ultimi nove anni. La maggioranza dei casi si riferisce agli anni fra i '50 e gli '80. Ben 401, invece, fanno riferimento a fatti accaduti nel 2013. 

Altre sanzioni minori sono state prese per 2572 sacerdoti, obbligati - perché spesso anziani o infermi - a vivere il resto della vita in penitenza e preghiera. Non sono pochi, ma, ha precisato Tomasi, si tratta di sacerdoti che vengono "messi in un luogo in cui non hanno alcun contatto con bambini". La "Santa Sede - si è giustificato - non ha la competenza o i mezzi di avviare procedure per crimini fuori dalla Città del Vaticano". 

Nonostante ciò, ha chiarito il religioso, la Santa sede "compie ogni sforzo per condurre procedure ecclesiastiche nei confronti di membri del clero contro i quali sono state mosse accuse credibili di abusi sessuali contro minori, ma senza pregiudizio per le procedure giudiziarie nel Paese di residenza. Direi che il punto più importante da far entrare nella convinzione degli esperti - ha continuato - è che la Chiesa, da una parte la Santa Sede, nel suo campo, e le Conferenze episcopali e la Chiesa in generale, da dieci anni sono sul fronte per combattere contro ogni abuso sessuale sui minori, per prevenire questo crimine, per aiutare le vittime e per punire anche chi è colpevole. Quindi, non vogliamo che rimanga fossilizzata la percezione che la Chiesa non abbia fatto abbastanza o che la Chiesa abbia cercato di evitare o che stia ancora evitando di affrontare il problema".

Manifestazione in Vaticano contro i preti pedofili | Foto Infophoto

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