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Venerdì, 29 Marzo 2024
Immigrazione

Migranti, la Francia chiude le frontiere: "L'Italia è stata lasciata sola"

La situazione tra Italia e Francia è sempre più tesa. Dopo aver organizzato un sit-in di protesta, decine di migranti bloccati a Ventimiglia, e che vorrebbero entrare in Francia, hanno iniziato uno sciopero della fame. Il responsabile della Croce Rossa: "Aprite un corridoio umanitario"

Circa 200 migranti bloccati da due giorni alla frontiera con la Francia sono stati dispersi dalla polizia italiana prima di essere ricondotti nella città di Ventimiglia, a cinque chilometri dal valico di frontiera. Un funzionario della polizia italiana ha detto alla France presse che i migranti, tra cui una ventina di donne e bambini, saranno quindi trasferiti in centri di accoglienza nella provincia di Imperia. "Dove sono i diritti dell'uomo?", hanno urlato alcuni migranti dopo essere stati spintonati dagli agenti. In giornata i migranti avevano organizzato un sit-in e annunciato uno sciopero della fame per chiedere di poter attraversare il confine.

La situazione è molto tesa. Dopo aver organizzato un sit-in di protesta e minacciato di bloccare il traffico, decine di migranti bloccati a Ventimiglia, e che vorrebbero entrare in Francia, hanno iniziato uno sciopero della fame. Le donne e i bambini hanno accettato il cibo distribuito dalla Croce Rossa, mentre gli uomini lo hanno rifiutato. "Non mangeremo - ha detto Mustapha Ali, 20 anni - abbiamo trascorso tutta la giornata di ieri al caldo, e la scorsa notte sotto la pioggia e al freddo. Se dobbiamo morire qui non c'è bisogno di mangiare".

Agenti della polizia di frontiera francese hanno detto di aver ricevuto l'ordine di non far passare i migranti. "Non torneremo indietro, abbiamo bisogno di passare" e "Abbiamo bisogno di libertà", si legge sugli striscioni esposti dai migranti. Secondo le autorità francesi sono 1.439 i migranti intercettati nell'ultima settimana nella regione di frontiera, di cui 1.097 sono stati riportati in Italia. Mohamed, originario del Darfur, in Sudan, ha raccontato di essere sbarcato in Sicilia con il fratello e di aver raggiunto in macchina e in treno la città di Mentone, in Francia, dove è stato arrestato e riportato in Italia. "In Darfur c'è guerra e violenza, massacrano le persone, noi vogliamo la pace - ha detto alla France presse - io voglio andare in Francia, ma gli altri vogliono andare in Svizzera, in Germania o nel Regno Unito".

Il responsabile locale della Croce Rossa Italiana, Valter Muscatello, ha sollecitato l'apertura di un "corridoio umanitario" per far passare i migranti per 24 ore. "Sono due giorni che queste persone sono bloccate qui. Dobbiamo trovare una soluzione umanitaria, accettabile e rapida", ha detto alla France presse.

"Il caso di Ventimiglia è emblematico, gravissimo, e dimostra plasticamente l’indisponibilità della Francia e degli altri Paesi europei ad accogliere i disperati sbarcati in Italia - accusa Renato Brunetta - siamo soli. L’emergenza, per i nostri partner europei, è solo affar nostro". "Siamo in emergenza". Il sindaco di Ventimiglia, Enrico Ioculano, non fa che confermare l'emergenza. Tra i 200 immigrati, che si trovano tra la zona della stazione e il centro cittadino, ci sono anche famiglie con bambini. "La situazione è delicata e sta diventando un caso diplomatico - tuona il primo cittadino - un gruppo di immigrati, mostrando il biglietto del treno Nizza-Parigi, dice di essere stato prelevato a Nizza e riportato a Ventimiglia".

L'Italia non protesta formalmente. Lo stesso Viminale sottolinea che "i migranti non possono lasciare l'Italia perché, in base al regolamento di Dublino, non possono andare via dall'Italia, dovendo rimanere nel Paese di primo approdo" e dunque "non si devono alimentare false speranze".

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