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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Roma

Picchiata dal fidanzato e ridotta in fin di vita, parla il papà: "Noi abbandonati"

Parla il padre della ragazza che due anni fa è stata massacrata di botte dal fidanzato e ridotta in stato vegetativo. "A breve sarà dimessa dal Santa Lucia. Qui ha fatto progressi con le cure riabilitative che ora saranno a carico della famiglia"

ROMA - "In tredici mesi Chiara è migliorata tanto. Nella gravità del suo danno cerebrale è passata da uno stato di minima coscienza a uno di minima interazione. Ora però quel percorso, durato anche oltre il dovuto, si interromperà, nonostante le tante promesse ricevute".

E' amareggiato Maurizio Insidioso Monda, il papà di Chiara, la giovane picchiata e ridotta in fin di vita dal suo fidanzato. Da tre anni è al fianco di sua figlia, per curarla e per ottenere giustizia nei confronti di chi, Maurizio Falcioni, l'ha ridotta così. 

Nonostante le tante parole spese dalle istituzioni nessuno si è fatto avanti per aiutarlo, per garantire un supporto per le terapie necessarie a far andare avanti questi miglioramenti. "Tra qualche giorno andremo in una struttura a Cinecittà", spiega il papà di Chiara. "Un'eccellenza, un ottimo centro, ma le cure riabilitative garantite qui dovremo pagarcele da soli". Chiara, racconta a RomaToday Maurizio, costa 4.000 euro al mese. Al Santa Lucia ha svolto terapie riabilitative di diverso tipo, dalle cure logopediche a quella per la motricità. Cure che fuori dal centro dell'Ardeatina saranno ridotte e a carico della famiglia. 

C'è grande dignità nelle parole di Maurizio Insidioso. "Io non ho mai chiesto nulla a nessuno. Sono state sempre le istituzioni a cercarmi, a parlare con me, a volermi aiutare. Tutto a parole però, perché poi di fatti se ne sono visti pochi". E' di poche settimane fa addirittura un invito alla Camera per presentare un disegno di legge contro la violenza sulle donne. "Da allora non ho sentito più nessuno. Io non chiedo una casa, non chiedo soldi. Dico solo che se Chiara doveva essere un caso particolare, grazie al quale lanciare anche dei messaggi di speranze, beh possiamo dire che questo messaggio non partirà". 

Anche per questo ieri Maurizio ha deciso di non incontrare le istituzioni, dal presidente della Repubblica al ministro della Salute Lorenzin, in visita al Santa Lucia. "Se vogliono saliranno loro da Chiara. Io ormai ho poco da dir loro". E con amarezza e rassegnazione chiude: "Chiara la porterei lontano dall'Italia anche oggi. Questo Paese non le dà nessuna speranza ormai".

Tutto sul caso di Chiara Monda su RomaToday
 

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