Chiara, morta dopo una cena al ristorante: l'appello dei genitori sulle "allergie sottovalutate"
Appello della famiglia di Chiara Ribechini, 24 anni, ad una maggiore attenzione sul tema. Attesa per l'autopsia. La ragazza era allergica al latte, ai suoi derivati e alle uova
L'autopsia, prevista oggi, farà luce sulle cause della morte di Chiara Ribechini, la 24enne di Navacchio (frazione del comune di Cascina, in provincia di Pisa) morta domenica sera mentre tornava in auto da un ristorante di Colleoli dopo aver cenato con il fidanzato e due amici. L'ipotesi più accreditata è che la ragazza, che soffriva di una forte allergia, sia rimasta vittima di uno shock anafilattico.
I genitori di Chiara hanno affidato all'Ansa, tramite l'avvocato Francesca Zuccoli, le loro parole a meno di 48 ore dalla morte della figlia, scrive PisaToday. "In questo momento vogliamo solo che la morte di Chiara non sia stata vana e per questo rivolgiamo un appello a tutti affinché di queste forme allergiche si parli senza reticenze o paure di discriminazioni".
Il legale di Michela Bargagna e Massimo Ribechini ha poi proseguito: "Non vogliamo entrare nel merito del caso specifico anche perché saranno le indagini a fare piena luce su quanto accaduto, vogliamo però dire a tutti che queste allergie sono sempre più diffuse ma purtroppo ancora molto sottovalutate, spesso anche da coloro che sono costretti a conviverci".
Il loro è un richiamo generale ad una maggiore attenzione e sensibilità da parte di tutti ad un problema che può apparire secondario, ma che può avere conseguenze irreparabili. Chiara era allergica al latte, ai suoi derivati e alle uova. Gli accertamenti degli inquirenti permetteranno di capire se al ristorante ci sia stata la contaminazione fatale. Resta sotto sequestro la cucina del locale, così come sono sotto esame i medicinali in possesso della giovane usati per il tentativo di cura.