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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Chiudono i manicomi criminali: "Fuori settecento internati"

Dopo anni di proroghe arriva il giorno in cui gli ospedali psichiatrico-giudiziari chiudono per legge. I pazienti verranno accolti nelle Rems, strutture gestite dalle regioni che però non sono ancora pronte

Dopo anni di proroghe e di leggi sulla questione arriva il 31 marzo 2015, giorno della chiusura di tutti gli ospedali psichiatrico-giudiziari. Una giornata molto attesa dalle diverse associazioni di StopOpg, la campagna che in questi anni ha chiesto con forza la chiusura definitiva delle strutture. L'altro obiettivo delle realtà che è sempre stato quello di trasferire tutti i pazienti internati nelle Rems (residenze esecuzione misure sicurezza). 

SPRECO DI DENARO PUBBLICO - In tanti hanno più volte denunciato che nonostante la chiusura degli Opg fosse stata spesso rimandata, le strutture alternative per accogliere i criminali non sarebbero ancora pronte. La gestione delle Rems è di compentenza regionale e qualche tempo fa la Conferenza delle regioni aveva presentato un emendamento da inserire nel decreto "milleproroghe", dove venivano chiesti altri tre anni per poter preparare le le residenze in maniera adeguata. Intanto però per la loro costruzione sono stati stanziati soldi pubblici: "Parliamo di 180 milioni di euro e per le spese correnti invece si parla di 50" spiega Patrizio Gonnella, presidente di Antigone. 

DENTRO GLI OPG - Proprio quest'associazione ha visitato alcuni Opg a pochi giorni dalla chiusura. Susanna Marietti, coordinatrice nazionale di Antigone, è stata nella struttura di Aversa, in provincia di Caserta: "In questi anni di riforme, campagne e impegno civile le cose all'interno delle strutture sono migliorate: fino a qualche anno fa qui trovavamo persone legate al loro letto pieno di escrementi. Oggi gli internati non più socialmente pericolosi sono stati dimessi. Gli altri vivono comunque una condizione di detenzione e adesso finiranno nelle Rems, che in Campania dovrebbero essere due, ma purtroppo queste strutture non sono ancora pronte". 

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Internati Opg in Italia al 2011 - Fonte StopOpg

DOVE FINIRANNO GLI INTERNATI? - Le Rems saranno strutture più piccole in cui le condizioni di vita degli internati dovrebbero migliorare e che dovrebbero accogliere gli internati attuali. Alcune di queste però non sono ancora pronte. Stefano Cecconi, sindacalista Cgil e membro della campagna Stop-opg spiega: "Le regioni chiedevano un rinvio al 2017. Per questo occorre organizzare il commissariamento di chi è in ritardo". 

A oggi gli internati sono 700 e le Rems avranno bisogno ancora di qualche mese per poter concludere tutti i processi di trasferimento. Infine rimane il problema dei nuovi ingressi: secondo l'ultimo rapporto di Antigone, la media è di 77 ricoveri ogni tre mesi, un paziente al giorno: “La vera sfida è applicare bene la legge sulla chiusura dei manicomi e la legge 81 approvata a fine maggio 2014 che privilegia decisamente le misure alternative alla detenzione, piuttosto che l’internamento nelle Rems. Per questo serve una regia nazionale forte, perché il tema ora è costruire i servizi sul territorio" conclude Cecconi.

Inside Carceri: dentro le carceri italiane | Foto insidecarceri.com

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