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Venerdì, 19 Aprile 2024
TERREMOTO

Terremoto, il governo interviene con 500 milioni

Il ministro dell'ambiente Clini espone il piano del governo per l'Emilia: "80 milioni dal dimezzamento del contributo ai partiti"

"Per mettere in sicurezza l'Italia attraverso un piano nazionale per la difesa del territorio, ci vorranno almeno quindici anni e 41 miliardi di euro". In parte risorse europee, al 60% finanziamenti privati. Il ministro dell'ambiente Corrado Clini, che ieri aveva esposto a grandi linee il progetto di prevenzione per il Paese, questa mattina è intervenuto su Rai1 per chiarire l'impegno del governo tecnico dopo il sisma che ha sconvolto l'Emilia.   

"500 MILIONI DI EURO" - Gli interventi del governo per le zone terremotate ammontano a 500 milioni di euro: "420 dalle accise sulla benzina e 80 dal dimezzamento del contributo ai partiti", ha detto Clini intervenendo a Uno Mattina. L'aumento delle accise sulla benzina è una "misura impopolare - ammette lo stesso Clini - ma che ci consente di avere risorse subito".

Il ministro ha quindi sottolineato anche il lavoro che si sta facendo in ambito Ue per "liberare dai vincoli dei patti di stabilità infrastrutture prioritarie per lo sviluppo e tra queste la rimessa in funzione dell'economia emiliana". Clini ha parlato quindi della necessità della "messa in sicurezza dal rischio sismico per prevenire i danni anche sugli edifici storici" come avvenuto per la Basilica di Assisi "ricostruita contro il rischio sismico". Per Clini "si può fare".

"NON DELOCALIZZARE LE INDUSTRIE" - Per quanto riguarda l'Emilia e le sue industrie il ministro ha escluso qualsiasi delocalizzazione fuori dalla regione "altrimenti si spezzerebbe un network vitale". In generale sulla messa in sicurezza del territorio anche dal rischio idrogeologico Clini è tornato sul piano da oltre 40 miliardi in 15 anni, un parte anche con risorse Ue.

ANCORA SCOSSE - Nelle zone dell'Emilia martoriate dal sisma, sono state 23 le scosse di terremoto registrate nella notte appena trascorsa. Secondo i rilievi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), delle scosse avvenute dalla mezzanotte alle 5:20 di oggi tra Emilia e Lombardia, la più forte è stata alle ore 00:42 con magnitudo 2.9 ed epicentro in prossimità dei comuni modenesi di Camposanto, Cavezzo, Medolla, Mirandola e San Felice sul Panaro.

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