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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Sfratti e case all'asta: una scia di morte, "Banche colpevoli di istigazione al suicidio"

Martedì Giovanni Guarascio, disoccupato, si è dato fuoco perchè la sua casa era stata venduta dalla banca. Il Codacons presenta un'esposto e accusa le banche: "I soldi dell'Europa usati per scopi propri"

Un debito di diecimila euro, "pochi spicci" per una banca. L'istituto di credito, però, non ammette repliche: casa all'asta e venduta al migliore offerente. In un attimo è solitudine e disperazione. La stessa disperazione che, martedì scorso, ha portato Giovanni Guarascio a darsi fuoco proprio all'interno di casa sua, mentre i suoi legali cercavano di evitare lo sfratto. Per qualcuno la colpa è della crisi, per altri dei metodi "poco eleganti" delle banche. Così, il Codacons ha presentato un esposto alla procura di Ragusa contro la banca che aveva messo in vendita l'abitazione di Giovanni Guarascio. 

Accuse pesanti quelle che l'associazione dei consumatori rivolge all'istituto: estorsione ed istigazione al suicidio. "Le banche hanno usufruto di fondi erogati dalla Banca Centrale Europea per venire incontro alle esigenze dei cittadini", spiega Pietro Bassotti, legale del Codacons. "Le stesse esigenze che, però, troppo spesso vengono dimenticate - continua l'avvocato che poi spiega - In Italia c'è stato un aumento esponenziale delle procedure pignoratizie, e la Sicilia è una delle Regioni più colpite". 

Per questo è arrivato il momento di dire basta. "Le banche hanno troppo spesso pensato al proprio tornaconto - conclude Bassotti - e hanno assunto atteggiamenti che penalmente prendono il nome di estorsione ed istigazione al suicidio". 

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